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No al Riarmo: il 21 in piazza in Italia e altrove
di Santina Sconza
No al Riarmo, sabato 21 giugno ore 14 - Porta San Paolo | Roma
La manifestazione è promossa da oltre mille sigle in 18 paesi, di cui oltre 400 in Italia.
il Pd, si quello che era sceso in piazza contro la guerra a Gaza, ha fatto marcia indietro.
Non ci sarà nemmeno una delegazione ufficiale, come pure era successo il 5 aprile alla manifestazione contro il riarmo indetta dei 5S.
Parteciperà a titolo personale l’europarlamentare indipendente Marco Tarquinio, molto vicino ad alcune associazioni cattoliche che fanno parte della Rete pace e disarmo.
La Schlein afferma di essere contro il riarmo, ma in Europa il suo partito il Pd sui Fondi Pnrr alle armi vota Sì con Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Il capodelegazione Pd Nicola Zingaretti ha dichiarato:
«Vogliamo evitare che, anche a causa dei ritardi del governo italiano, milioni di investimenti in opere pubbliche nei territori vengano bloccati. È la richiesta che arriva da molti sindaci e amministratori locali».
Ma pensa tu, il Pd ha approvato il documento nel suo complesso (con l’astensione di Marco Tarquinio), che conteneva anche questi passaggi «perché l’obiettivo della relazione è chiedere alla Commissione Ue una proroga di 18 mesi per l’utilizzo dei fondi Pnrr».
La delegazione M5s a Bruxelles mette a verbale
«È grave il voto a favore di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Pd: si dà l’ok all’uso del Recovery Fund per il riarmo europeo. Così facendo, offrono al governo Meloni il pretesto perfetto per dirottare fondi europei verso la difesa, facendo un favore a Giorgetti e Crosetto».
I deputati europei AVS:
«Consideriamo irresponsabile anche solo ipotizzare che le risorse non ancora utilizzate del Pnrr possano essere destinate a nuove spese militari, alimentando un’economia di guerra che getta benzina su un mondo già in fiamme, mentre si taglia sui beni essenziali».
Domani a Roma saremo migliaia e migliaia di veri pacifisti, noi non abbiamo bisogno di misurare la nostra forza, non dobbiamo presentarci alle elezioni, una cosa è certa: questo Pd calpesta la Costituzione e non ha nulla a che vedere con i valori di sinistra e della pace.
Elly Schlein così facendo non fa altro che imitare la Presidente del Consiglio Meloni.
 
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