Zakharova: la RAI chieda scusa
di Marinella Mondaini

L'Italia continua a provocare scandali con la Russia.

Maria Zacharova: la Federazione Russa attende le scuse ufficiali di Roma per il post di un rappresentante dell'azienda televisiva italiana RAI che invocava il bombardamento del Cremlino.

“Ci aspettiamo delle scuse ufficiali da parte della direzione della RAI. Ma credo che anche i funzionari italiani dovrebbero farsi avanti e dire che questa non è la norma per l'Italia. È una tale licenziosità, un tale permissivismo", ha sottolineato durante un briefing organizzato a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.

Il post è stato cancellato poche ore dopo, perché è iniziata una tale critica e una tale lotta delle persone con questa logica mostruosa che, a quanto pare, o è diventata vergognosa, o spaventosa, o sgradevole, e questo post è stato cancellato”, ha continuato Maria Zacharova.

Tuttavia, non consideriamo questo incidente chiuso, perché può essere qualificato come un reato penale, così come gli appelli pubblici all'attività estremista o gli appelli pubblici all'attività terroristica, la giustificazione pubblica del terrorismo o la propaganda del terrorismo".

Secondo la Zacharova, il fatto che questi commenti estremisti siano stati fatti da un rappresentante dell'emittente radiotelevisiva di Stato italiana “dimostra che la situazione della libertà di parola in Italia ha raggiunto uno stadio davvero spaventoso”.

Si tratta del post del direttore della Comunicazione e Relazioni istituzionali di RaiCom Marco Frittella, in cui Frittella ha scritto, facendo riferimento alla possibile presenza a Mosca di Vladimir Putin, Bashar al Assad e Ali Khamenei, "Basterebbe un missile ben piazzato. Mi dispiacerebbe solo per le cupole del Cremlino".

Adesso Frittella si dissocia da quanto scritto, poiché non sarebbe stato lui: "Mio profilo hackerato”, "Il mio profilo X sta subendo delle violazioni: qualcuno sta commentando e lanciando messaggi a mio nome."...

Ma sì, vedremo ora come vi comporterete.

Povera Italia!

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti