 |
Assassini di bambini: ma perché è così difficile?
di Rita Newton
Perché è così difficile guardare alle vittime e agli autori dei delitti semplicemente come persone?
Io riesco a guardarli soltanto così e quindi l'analisi riguardo ad eventuali motivazioni, aggravanti etc etc la faccio a prescindere dal fatto che appartengano o meno al mio sesso, al mio genere, alla mia "classe sociale", abbiano la mia nazionalità, il mio colore di pelle, lingua, livello di studi, credo religioso, etc etc etc.
E li guardo a prescindere da una tesi sociopolitica da dover portare avanti a tutti i costi, come fanno alcuni, che non hanno pudore nella strumentalizzazione dei fatti o nella loro negazione nemmeno di fronte all'assassinio di un bambino.
Purtroppo tanti - politici, opinionisti famosi e commentatori meno famosi - si riescono ad inventare di tutto per giustificare, attenuare, aggravare, sopprimere o inventare responsabilità a seconda della convenienza e dell'appartenenza.
So di risultare impopolare ma io non riesco a fare capriole per dire che una persona (uomo o donna che sia) che ammazza un figlio/a con premeditazione, inventa una storia e pure le prove di questa per nascondere il suo crimine abbia avuto attenuanti psicologiche, era disperata, non aiutata etc etc.
Ma di genitori in situazioni pesanti e psicologicamente a rischio ce ne sono tanti. Mamme e papà che curano i figli da soli e lavorano per mantenere sé stessi e la prole, genitori (mamme, per lo più) di bambini nati con gravi malattie e che per questo vengono abbandonati dal partner, mamme a padri gravemente disabili o prossimi alla morte, padri e madri gay o trans che crescono i figli - naturali o adottati - da soli, anche contro lo stigma della società, padri e madri cui l'ex non fa vedere i figli... e che non ammazzano nessuno.
E non diciamo che sono forti, perché è facile liquidare le cose in questo modo invocando una presunta "fortuna", una dote caduta dal cielo a risolvere la situazione di chi vive difficoltà a volte al limite della sopportazione umana. Anche loro sono stati o sono disperati, ma si sono aggrappati ad una scala di valori anche se tutto intorno non avevano chi li sostenesse.
In conclusione, le persone che la vita colpisce molto duramente esistono, sono tante e per lo più non fanno stragi di partner e bambini.
Anche i criminali e le criminali esistono. Io non faccio squadra con loro e sto dalla parte delle vittime.
 
Dossier
diritti
|
|