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Forme diverse dal passato ma stessa sostanza
di Lionello Fittante
Vorrei essere il più chiaro possibile.
Io provengo, e appartengo, a quella parte di mondo e di storia, il comunismo italiano, che ci ha insegnato a stare dalla parte degli oppressi, che è stato da sempre quindi al fianco dei perseguitati ebrei, e non solo, che è stato anch' esso perseguitato, che è morto assieme a loro, e che ha contribuito alla liberazione.
Una porzione di mondo e di storia che riteneva non esistesse una 'razza', un popolo, una religione superiori ad altri.
Una parte di mondo che riteneva che tutti avessero gli stessi diritti, la stessa dignità, lo stesso diritto di vivere liberi e uguali, senza distinzione di fede politica o religiosa o di genere. Non c' è qualcuno superiore ad altri, non c'è religione superiore ad altre.
Altri provengono e appartengono a quella parte di mondo e di storia, il fascismo ed il nazismo, che stava dalla parte degli oppressori perché invece riteneva ci fossero razze, superiori e inferiori, la prima con più diritti, e tra questi anche il diritto di decidere sulla vita e sulla morte delle seconde.
Una parte di mondo che ha progettato, programmato, realizzato lo sterminio che ha macchiato per sempre il secolo scorso, che divideva il mondo tra 'puri' e infetti.
Guardando quel che accade oggi mi pare di capire che in fondo non è cambiato molto da allora. Io continuo a credere all'uguaglianza, al diritto di essere liberi, al rifiuto di ogni tipo di supremazia. E altri che continuano a ritenere ci siano popoli, razze e religioni superiori, cui tutto è concesso, detentori di ogni diritto, compreso quello di vita e di morte, e popoli inferiori, da scacciare, sterminare, cancellare.
Al fondo sono rimaste le stesse identiche differenze di un tempo: chi ritiene tutti uguali, chi continua a dividere il mondo in superiori e inferiori, chi sta con gli oppressi chi con gli oppressori.
Possono cambiare i nomi, ma la sostanza, l'idea, l'ideologia di fondo di quei, e questi mondi, restano le stesse.
Non è un caso che chi appartiene al mio mondo, sta accanto ai perseguitati di oggi, qualunque nome abbia, qualunque fede abbia. Chi appartiene all' altra storia, come allora, sta accanto ai persecutori di oggi, qualunque nome abbia, qualunque fede abbia.
Perché la differenza, allora come oggi, non è la religione, buon motivo da sempre per giustificare guerre, ma la concezione del mondo e dei rapporti tra gli uomini e le genti. Allora come oggi.
È in questa differenza che possiamo ancora leggere il fascismo, qualunque abito indossi, qualunque nome si dia.
Sappiamolo riconoscere.
 
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