Informazione: livello di alcuni giornalisti preoccupa
di Francesco Dall'Aglio

Tweet di Marco Frittella, che condivide il post di Ferdinando Iuliano: "Se alcune indiscrezioni fossero veritiere ne verrebbe fuori che la Russia stia attualmente ospitando Putin, Assad e Khamenei" commentando: "Basterebbe un missile ben piazzato. Mi dispiacerebbe solo per le cupole del Cremlino"

Il problema di questo tweet (prontamente cancellato dall'autore dopo che si è reso conto che forse era un po' eccessivo) non è che Marco Frittella vuole bombardare Mosca o che desidera che i tre muoiano, perché ognuno ha il diritto di desiderare di bombardare chi gli pare, e pure di desiderare la morte di chi gli pare (lo psico-reato, per fortuna, non è ancora normato dal codice).

Il problema di questo tweet è che Marco Frittella è un giornalista iscritto all'Ordine e di una certa fama, attivo da decenni con servizi importanti, conduttore per anni delle edizioni notturne del TG1, conduttore di decine di edizioni straordinarie del TG1 (tipo tutte quelle sulle elezioni degli ultimi quattro Presidenti della Repubblica), professore a contratto per dieci anni a Tor Vergata, e al momento direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Rai Com.

E condivide sul suo profilo un tweet di uno che non è giornalista, non è analista e non è esperto d'area nel quale ci si chiede se alcune indiscrezioni confermate da nessuno, che vorrebbero Khamenei rifugiato a Mosca, siano vere.

Questo, al momento, è il livello del giornalismo italiano.

NB: Aggiornamento: Sull'Account X di Frittella in serata è poi apparso il seguente messaggio: "Il mio profilo X sta subendo delle violazioni: qualcuno sta commentando e lanciando messaggi a mio nome. Mi dissocio da quanto pubblicato qui. Chi mi conosce sa bene che per me la PACE è un valore assoluto, e voglio che questo messaggio arrivi forte e chiaro a tutti."

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