Morto Abdou Ngom, simbolo della tragedia dei migranti
di Soumaila Diawara

Morto a Malaga Abdou Ngom, il giovane senegalese simbolo della crisi dei migranti.

La sua immagine, abbracciato sulla spiaggia da una volontaria della Croce Rossa spagnola, Luna, commosse il mondo intero.

Il giovane senegalese, divenuto simbolo della disperazione e della dignità di migliaia di persone in cerca di una vita migliore, è morto a Malaga. Il suo volto aveva fatto il giro del mondo, stremato sulla spiaggia di Ceuta, abbracciato da Luna, la volontaria della Croce Rossa che quel giorno non trattenne le lacrime. Un’immagine che parlava di umanità, dolore, speranza.

A confermare la sua scomparsa sono stati la Croce Rossa e la Commissione spagnola per l’aiuto ai rifugiati (CEAR). Non sono note le cause del decesso, ma le organizzazioni sono in contatto con i familiari di Abdou per offrire sostegno in questo momento tragico.

Aveva solo poco più di vent’anni. Era arrivato a Ceuta il 18 maggio 2021, tra gli oltre 8.000 persone che, in appena 72 ore, cercarono di raggiungere la Spagna. Abdou aveva alle spalle quattro anni vissuti in Marocco, tra stenti, silenzi e attese, in una quotidianità fatta di fame, paura e sogni mai smessi.

Nella notte precedente al suo arrivo, aveva camminato per dodici ore, da Tangeri a Castillejos, stringendo la mano di suo fratello. Insieme si gettarono in mare, affidandosi al buio e alla corrente. Solo Abdou raggiunse la riva. Suo fratello, quella notte, non ce la fece.

Il mare lo aveva risparmiato, ma non la vita.

Abdou cercava solo una possibilità, un luogo dove essere accolto, dove non dover più scappare. Il suo volto, segnato dalla fatica e dalla perdita, è stato uno specchio su cui l’Europa si è riflessa per un istante.

Oggi quel volto si è spento, lasciando dietro di sé una domanda che ancora non trova risposta: quanto vale la vita di un giovane che ha perso tutto pur di sperare?

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