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Gli psicopatici: facciamo ordine
di
Francesco P. Esposito *
(Altrimenti è meglio raccontare le barzellette di Totti su TikTok)
📌 I numeri veri, non le leggende urbane
Gli psicopatici rappresentano circa il 2% della popolazione mondiale, secondo le metriche occidentali di socialità, sviluppo e adattamento.
Siamo davanti a una mente strutturalmente diversa, non solo a un caratteraccio.
📌 Rapporto di genere? 6 a 1.
Per ogni donna psicopatica, ci sono almeno sei uomini con tratti psicopatici marcati.
È un dato stabile, trasversale. E non è una questione culturale: è neurobiologia, è comportamento.
📌 Il grande fraintendimento: “psicopatico = criminale”
❌ Falso.
Circa il 70% degli psicopatici non commetterà mai un reato.
Anzi, spesso li trovi sopra di te:
• A gestire multinazionali.
• A dirigere governi.
• A far carriera nei ministeri, nelle lobby, nella finanza.
• A diventare guru, CEO, opinion leader…
…dove l’assenza di empatia e la totale indifferenza morale sono scambiate per leadership.
📌 Il restante 30%? È quello che fa notizia.
Il 30% stuprano, uccidono, manipolano, diventano serial killer o femminicidi.
Sono i casi che finiscono nei podcast, nei TG, nei tribunali pieni di dolore.
📌 E gli antisociali?
Sono un’altra roba: rubano sui tram, bruciano cassonetti, fanno truffe, spacciano o firmano leggi per depenalizzare il falso in bilancio.
Sono refrattari alle regole, ma non sempre freddi come gli psicopatici veri.
📌 Attenzione ai narcisisti “maligni” (termine atecnico).
Una porzione degli psicopatici sviluppa tratti da narcisista “maligno”.
Non il contrario.
Non tutti i narcisisti sono psicopatici. È un errore da bar di provincia.
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Solo l’erotica complessità ci salverà.
Non la semplificazione da showreel.
Non la spiegazione urlata in diretta.
Capire è sempre più rischioso che giudicare. Ma è quello che siamo chiamati a fare.
Parola di criminologo
* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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