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30 maggio 2025
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Migranti in Albania: anche la Cassazione contro
di Elisa Fontana

E come volevasi dimostrare anche la Cassazione ha messo lo stop a quell’obbrobrio giuridico dei campi di concentramento per migranti in Albania.

Lo ha fatto rinviando due cause che riguardano due migranti alla Corte di Giustizia europea, dopo che le sentenze della Corte d’Appello di Roma non ne aveva convalidato il trattenimento in Albania. Sentenze contro le quali il Viminale aveva fatto ricorso in Cassazione e da qui i dubbi della Cassazione, a sezioni riunite, sulla effettiva regolarità della detenzione fuori dai confini nazionali, tanto da rinviare gli atti alla Corte di giustizia europea.

I dubbi della Cassazione sono pesanti e riguardano in un caso il fatto che il trasferimento in Albania contrasti con la Direttiva europea sui rimpatri, mentre i dubbi sul secondo caso riguarderebbero il contrasto con la Direttiva europea sull’accoglienza. L’en plein, insomma.

Stando così le cose, è facile prevedere che ogni volta che un migrante dall’Albania chiederà asilo, il Tribunale ne ordinerà il rientro in Italia, in attesa che la Corte europea si pronunci in merito, perché stiamo parlando del diritto alla libertà personale, tutelato dalla nostra Costituzione. E non solo, ma anche gli avvocati lamentano che, in queste condizioni, anche il diritto alla difesa viene compromesso, viste le difficili condizioni logistiche e la lontananza con gli assistiti.

Insomma, al momento l’ipotesi più plausibile è che anche quella cinquantina di migranti trasferiti in gran segreto a Gjader saranno riportati in Italia, in quell’andirivieni grottesco fra Italia e Albania che potrebbe anche far ridere se non pensassimo a quanto ci sta costando questa tragica pantomima in termini di denaro e di reputazione, perché da un lato ogni viaggio su e giù per l’Adriatico costa centinaia di migliaia di euro e dall’altro disvela a tutti l’insipienza di chi ha scritto queste leggi, ignorando le direttive europee e più in generale il diritto.

E poi, certo, è importante il lato economico, è fondamentale il lato giuridico, ma ci sarebbe anche il lato del rispetto degli esseri umani, presi a caso dai CPR italiani e sballottati di qui e di là come fossero sacchi di rifiuti. Questo forse è il lato più imperdonabile di tutta questa farsa, ma naturalmente è il lato meno sensibile e importante per questa destra così umana che non ritenne nemmeno doveroso rendere omaggio ai morti di Cutro, avendo impegni ben più pressanti da svolgere, come cantare il karaoke per festeggiare giulivi il compleanno di Salvini.

Questi sono.


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