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UE: l'Italia faccia studio su profilazione razziale nella polizia
di
Cristiano Bordin
Definizione da vocabolario di profilazione: "Stesura di un profilo mediante l'identificazione e la raccolta di dati personali e delle abitudini e caratteristiche di qualcuno".
La commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri), in un suo documento e successivamente nelle parole del suo presidente, Bertil Cottier, giurista svizzero, aveva raccomandato al governo italiano uno studio indipendente sulla profilazione razziale per valutarne il fenomeno.
Sotto osservazione - non solo in Italia - è l'uso della profilazione nei controlli di polizia che possono trasformarsi in perquisizioni o diventare fermi.
Il governo italiano ovviamente si è ben guardato dal muovere un dito ed è saltato su tutte le furie quando il presidente della commissione, l'altro giorno, ha ribadito il concetto.
Libero ci fa il titolo di prima pagina "Scontro con Strasburgo. Attacco alla polizia "razzista", la Lega chiede lo scioglimento della commissione considerandola "un ente inutile", la presidente del consiglio parla di "dichiarazioni faziose e sempre più lontane dalla realtà", il ministro degli esteri di "osservazioni astruse e false".
La realtà però è diversa da questa levata di scudi: la commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza ha soltanto ribadito una richiesta già fatta lo scorso anno, facendo nient'altro che il suo lavoro.
Ma è bastato questo per scatenare il putiferio politico e mediatico.
 
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