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28 maggio 2025
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A 12 minuti da Piazza della Loggia
di Rinaldo Battaglia *

“Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide”. Scriveva a suo tempo il grande Jean Paul Sartre.

A Brescia, nella Piazza della Loggia, trovo scritto, anni dopo.

“28 maggio 1974:
• Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni, insegnante di francese.
• Livia Bottardi in Milani, 32 anni, insegnante di lettere alle medie.
• Alberto Trebeschi, 37 anni, insegnante di fisica.
• Clementina Calzari Trebeschi, 31 anni, insegnante.
• Euplo Natali, 69 anni, pensionato, ex partigiano.
• Luigi Pinto, 25 anni, insegnante.
• Bartolomeo Talenti, 56 anni, operaio.
• Vittorio Zambarda, 60 anni, operaio”.

Chissà che tipo di ‘suonatori in pensione’ erano i neofascisti che misero la bomba. Domanda aperta per menti non chiuse.

Dopo molti anni di indagini, depistaggi e processi, vennero riconosciuti colpevoli e condannati alcuni membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo, già colpevole della strage di Piazza Fontana e tra i cui padri fondatori vi era anche Pino Rauti.

Quali esecutori materiali vennero riconosciuti Maurizio Tramonte (condannato in appello, in qualità di "fonte Tritone" dei Servizi Segreti Italiani), assieme ai già detenuti Carlo Digilio (addetto agli esplosivi) e Marcello Soffiati (il quale ha trasportato l'ordigno). Come mandante è stato condannato, in appello, il dirigente ordinovista Carlo Maria Maggi. Gli altri imputati, tra cui Delfo Zorzi, il generale Francesco Delfino e l'ex segretario del MSI e fondatore del Centro Studi Ordine Nuovo Pino Rauti, furono assolti.

Dal 10 novembre 2022 a Brescia, in via Crocifissa di Rosa, 46 (a misurati 12 minuti a piedi da Piazza della Loggia), Fratelli d'Italia ha dedicato il nuovo circolo del partito a Pino Rauti. La scelta di intitolargli il circolo – si lesse in una nota del partito locale - “è stata fatta per riaffermare con forza la continuità ideale della nostra politica: il pensiero di Rauti, infatti, tra ecologismo, visione spirituale della vita, attivismo sociale e culturale, può e deve essere riaffermato oggi di fronte alla crisi dell'occidente".

“Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide”.

28 maggio 2025 – 51 anni dopo – Liberamente tratto dal mio ‘Il tempo che torna indietro – Seconda Parte” - Amazon – 2024

* Coordinatore Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio


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