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Nata ad Auschwitz
di
Rinaldo Battaglia *
La mamma di Aurelia Gregori nacque nel 1921 a Sant’Antonio, frazione del Comune di Capodistria, nell’attuale Slovenia.
Lei invece nascerà ad Auschwitz il 13 gennaio 1945, poco prima che arrivassero i russi.
Nei documenti di produzione italiana figlia e madre avevano lo stesso nome e cognome. Fu la madre a volere l’omonimia con la figlia, come fosse una 'continuità', un allungo della sua vita. Come del resto è un figlio.
Il cognome della madre era stato italianizzato dallo sloveno Gregorič. E al suo arrivo ad Auschwitz fu registrata dai nazisti come Zlatka Gregorič, il suo vero nome e cognome.
Vi arrivò a fine giugno 1944, dopo essere stata arrestata e violentata dai fascisti di Trieste, quelli di Villa Triste.
Non era ebrea, non era 'comunista', era solo 'slava' o meglio slovena. Per Il Duce e il fascismo: razza inferiore.
Non esistono sole le foibe dei cattivi slavi. Esistono ed esistevano anche i cattivi italiani. Solo che è piacevole nasconderlo. Sono 80 anni che ce lo raccontiamo.
Mario Draghi, allora Premier, il 25 Aprile 2021, lo disse pubblicamente: 'Dobbiamo anche ricordarci che noi italiani non fummo tutti brava gente'.
Passò tutto inosservato.
Sono 80 anni che raccontiamo la nostra 'visione' della verità.
25 maggio 2025 - 80 anni dopo
* Coordinatore Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio
 
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