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In verità non ci importa niente di Falcone
di
Francesco P. Esposito *
Togliamo Falcone dall’Olimpo. Liberiamolo dalla retorica. Salviamolo dall’eroismo tossico. Non lasciamolo solo, di nuovo.
Giovanni Falcone non è un santo, non è un’icona da commemorare una volta l’anno e poi via a scrollare.
È stato un uomo, ed è proprio questo il punto.
Un uomo straordinario, sì. Con un senso dello Stato che oggi sembrerebbe rivoluzionario. Con una visione lucida, progressista, radicalmente umana.
Non possiamo trasformarlo in leggenda solo per sentirci autorizzati a fare finta che il problema sia di altri.
IN VERITA' NON CI FREGA NIENTE DELLA MAFIA
A NOI FREGA SOLO CHE IL PICCOLO CRIMINALE NON RUBI IL PORTAFOGLI.
Eroi, eroine: medici, pompieri, insegnanti…
Etichette comode che ci sollevano dalla responsabilità.
“Ci pensano loro, i supereroi. Io intanto fotografo la pizza fritta.”
Falcone ci ricorda che la mafia è il nostro problema.
Che combatterla è un mestiere da umani.
Che non si vince da soli, e non si vince se ci si gira dall’altra parte.
FALCONE MUORE OGNI 23 MAGGIO. PER SEMPRE.
* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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