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Telegram rifiuta di limitare libera espressione in Romania
di Pierpaolo Minardi
Il fondatore e CEO di Telegram, Pavel Durov, ha dichiarato oggi di aver respinto la richiesta di un "governo dell'Europa occidentale" di "mettere a tacere" i canali conservatori in Romania, mentre il Paese si avvia al secondo turno delle elezioni presidenziali.
Durov, in una dichiarazione su Telegram, non ha specificato quale Paese avesse avanzato la richiesta, ma ha affermato di "rifiutarla categoricamente".
"Telegram non limiterà le libertà degli utenti rumeni né bloccherà i loro canali politici. Non si può 'difendere la democrazia' distruggendo la democrazia. Non si può 'combattere l'interferenza elettorale' interferendo con le elezioni.
"O si ha la libertà di parola e elezioni libere, oppure non le si ha. E il popolo rumeno merita entrambe le cose", ha aggiunto Durov.
Le dichiarazioni del CEO di Telegram giungono mentre i rumeni hanno iniziato a votare per il secondo turno delle elezioni presidenziali nel Paese, in data odierna, dopo un primo turno il 4 maggio durante il quale nessun candidato è riuscito a ottenere la maggioranza dei voti.
Il candidato favorito ha denunciato interferenze francesi con una vera a propria campagna elettorale sul territorio a sostegno al candidato più gradito alla UE.
 
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