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16 maggio 2025
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Nordio alle donne minacciate: se ti vuole ammazzare scappa
di Rita Guma *

E' questo, in pratica, il messaggio (e la soluzione) che il ministro Carlo Nordio lancia alle donne vittime di un violento.

Queste le testuali parole del ministro della Giustizia durante il question time al Senato: "Il funzionamento del braccialetto elettronico è molto spesso incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone: nel momento dell'allarme nei confronti di una persona, molto spesso la vittima si trova ad una distanza non compatibile con l'intervento delle forze dell'ordine. Dobbiamo coniugare questi due elementi dando un'allerta alla vittima, affinché sia in grado - nel momento in cui coglie questo momento di pericolo - di trovare delle forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto".

Ovviamente la farmacia e la chiesa non sono un luogo "protetto" ma solo pubblico. Non siamo ai tempi in cui i persecutori seguivano il codice cavalleresco o comunque avevano un sacro timor di Dio e quindi non osavano stanare le loro vittime dai templi cristiani.

Anzi, farmacie e chiese sono luoghi pieni di potenziali ulteriori vittime civili in caso in cui il violento brandisca un'arma da fuoco, perché chi osi intervenire, non essendo a sua volta dotato di arma e licenza di usarla - come avviene invece per le forze dell'ordine - rischia la vita esattamente come la vittima designata.

Quindi la presenza di molte persone, se costituisce un aiuto psicologico per la dona che scappa e potrebbe far desistere il violento da ulteriori azioni causa la presenza di testimoni, può aggravare la situazione in caso il persecutore arrivi a comportamenti estremi (per esempio nel caso in cui sia pronto a uccidersi dopo aver ucciso la donna, per cui non ha più niente da perdere).

Ma non staremmo nemmeno discutendo di questi aspetti se si facesse più prevenzione contrastando culturalmente l'eredità del patriarcato. Culturalmente significa anche che ministri e deputati non facciano dichiarazioni diseducative sul ruolo delle donne nella famiglia e nella società e in caso le facciano - venissero adeguatamente puniti.

Non con l'adozione di un braccialetto elettronico ma con qualche penalità politica, come una mancata candidatura, l'espulsione dal partito o la destituzione da cariche e incarichi, cosa che avviene solo di rado. Più spesso l'esternatore si scusa o dice di essere stato frainteso e tutto sembra normale al partito di appartenenza.

Sì, perché mentre da un lato parlano di soluzioni contro la violenza sule donne, costoro rilanciano concetti beceri e diseducativi.

"Se l’aspetto personale supera la questione politica, avete sbagliato lavoro. Tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe" ha dichiarato invece Silvio Viale, capogruppo di +Europa e Radicali durante la seduta del 13 gennaio 2025 del Consiglio Comunale di Torino.

Il parlamentare leghista Simone Pillon: "È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all'accudimento, come per esempio ostetricia."

Il consigliere della Lega di Modena, Giovanni Bertoldi, su Fecebook: "Le belle donne quando invecchiano e non ricevono più gli sguardi ammiccanti degli uomini, si inacidiscono e reagiscono con sentimenti di odio di genere verso gli uomini per soddisfare la propria frustrazione. E' naturale che le convivenze forzate generino tensioni, ma queste avvengono in entrambi le direzioni: uomini verso donne e donne verso uomini, così come pure nelle coppie omosessuali!".

Il consigliere e capogruppo della Lega in provincia di Livorno, Lorenzo Gasperini, nel 2020 ha scritto su Facebook che “la maggior causa di femminicidi nel mondo è l’aborto”.

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi (lista Alternativa popolare, ovvero Lega, Lega per Salvini e Forza Italia) a gennaio 2024: "Un uomo normale guarda il culo di una donna e forse ci prova: se ci riesce se la tromba, altrimenti torna a casa. Offendetevi quanto ca..o vi pare, questa è la mia idea".

"Ricordatevi: alle donne strappiamo le mutande, non la vita...". È il messaggio pubblicato dal consigliere comunale di Acireale Alfio Messina, eletto nella lista civica del sindaco, per la giornata contro la violenza sulle donne 2024 La frase, accompagnata dall'emoji di una rosa rossa è in una storia che ritrae il politico mentre sorride con un bicchiere in mano.

Ma anche alcune donne non scherzano: "Per essere sicuri che una persona sia una donna deve essere mamma". Così la consigliera di FI del Comune di Milano Deborah Giovanati, parlando in aula dove si stava discutendo il nuovo regolamento della commissione paesaggio e in particolare un emendamento del Pd per portare a sette il numero di donne.

Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d’Italia, nel 2023: “dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni" a far sì "che la maternità torni a diventare di nuovo cool". Per questo, ha detto, "dobbiamo far sì che le ragazze di 18-20 anni, vogliano sposarsi e vogliano mettere su una famiglia". "La mia mamma mi diceva sempre: ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia - e io volevo fare politica a 12 anni -, tu devi ricordare che hai l'opportunità di fare quel che vuoi ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta".

Esternazioni irresponsabili, fatte senza pensare che poi, se una donna si discosta dal ruolo assegnatole da questi personaggi patriarcali (aggettivo che vale anche per le donne che propagandano queste idee) o rifiuta le attenzioni indesiderate del "vero macho", lo stalker si sente dalla parte del giusto se la perseguita anche fino al femminicidio, braccialetto o meno.

* Presidente Osservatorio


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