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Istanbul: Putin stana Trump
di Clara Statello
La faccenda si fa interessante, perché a quanto pare Putin ha stanato Trump, che finge di svolgere il ruolo di mediatore dei negoziati, mentre ne è controparte.
Prima di partire con il ragionamento, va chiarito un presupposto: quando Mosca dice che con i negoziati va cercata una pace duratura risolvendo le vere cause del conflitto, sta indicando il suo vero interlocutore. Non Kiev, non l'UE, non la NATO ma chi ne è alla guida, gli Stati Uniti.
La Russia è pronta a negoziare con l'Ucraina con l'obiettivo di "stabilire una pace duratura e a lungo termine eliminando le cause profonde del conflitto", ha affermato il capo della delegazione russa a Istanbul, Medinsky.
In sintesi Mosca vuole rinegoziare l'architettura di sicurezza globale e questo non può certo farlo con Zelensky, che non conta nulla.
Per questa ragione Putin non è andato a Istanbul oggi e non andrà domani se andrà Trump, né ha in programma di incontrare Trump nel prossimo futuro, come ha affermato Peskov nel briefing odierno.
L'incontro tra Putin e Trump avverrà quando sarà trovato un accordo tra potenze sull'architettura globale di sicurezza.
Per questa ragione non può accettare l'offerta ucraina di cessate il fuoco, ma offre dei negoziati tecnici partendo da dove i colloqui diretti erano stati interrotti:
"La posizione della delegazione di Kiev, secondo cui a Istanbul si può discutere solo di un cessate il fuoco, è incompatibile con l'approccio di Mosca", ha affermato Miroshnik.
Messo alle strette, Trump afferma che "non accadrà nulla" sull'accordo con l'Ucraina finché non incontrerà Putin, evidentemente puntando al cessate il fuoco che sostanzialmente produrrà un Minsk 3 o una soluzione coreana che Mosca ha già detto di rifiutare. Emerge come attore principale delle trattative, gettando la maschera del mediatore.
Trump ha anche dichiarato di non essere deluso dal livello della delegazione russa ai colloqui con l'Ucraina in Turchia. Quest’ultima tesi è in netto contrasto con la posizione dell’Ucraina e dell’Europa, secondo cui il “basso livello” della delegazione russa è la prova “dell’impreparazione della Russia a negoziati seri”. Si tratta di una strategia negoziale che consiste nel lasciar fare pressione agli alleati europei.
Però a questo punto Trump potrebbe bloccare le trattative con la parte russa finché non ottenere il cessate il fuoco e l'incontro.
La parte russa risponde attraverso la voce di Dmitriev, il più "americano" dello staff di Putin e proprio per questa ragione nominato inviato speciale per le trattative, omologo di Witkoff:
"I colloqui di Istanbul potrebbero rappresentare un passo storico verso la pace se non si interromperanno all'ultimo minuto", ha affermato. E' un ipotesi contemplata da Mosca.
Per il momento pare che i colloqui diretti si terranno, ma Kiev modificherà la propria squadra negoziale, con una delegazione di livello pari a quella russa.
 
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