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Referendum: narrazioni tossiche
di Marco Mongelli
Non è solo l'aria ad essere putrida in questo periodo oscuro, ma lo storytelling, le narrazioni, i presupposti da dove nascono tutti dibattiti, che a me sembrano essere surreali.
Vedere le massime cariche repubblicane di un paese democratico che avallano ed addirittura consigliano decisioni contro la stessa democrazia, quella stessa che gli ha permesso di sedere in quei posti di prestigio debitamente remunerati, secondo voi è o non è un surrealismo post moderno?
E sono pure vecchi babbioni quelli che da trent'anni vivono della rendita democratica monumentale, a farlo.
Questo è un corto circuito politico, la democrazia non è mica piovuta dal cielo ed il voto è un diritto che è stato conquistato con il sangue e con le guerre dai nostri avi.
Fatene buon uso, lo dico a tutti i cittadini, noi questo strumento abbiamo per poterci esprimere nei loro confronti e loro, i politici, lo temono il nostro parere, come temono la nostra volontà e i nostri desideri.
Andiamo tutti a votare, 8 e 9 giugno.
 
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