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Milano: in mostra le disuguaglianze
di Patrizia Bedori
I paradossi e le disuguaglianze di Milano in mostra alla 24esima esposizione internazionale alla Triennale dal titolo «Inequalities».
«Per sei mesi, parleremo di diseguaglianze. Lo faremo parlando di città e spazi, ma anche di corpi e vite. Il tema scelto - spiega Stefano Boeri, presidente di Triennale e Commissario generale della 24esima esposizione - conferma il nostro ruolo di sensore della contemporaneità, collettore di idee e progetti che l'umanità, di volta in volta, affronta».
A Milano il potere d'acquisto e valore immobiliare, il diritto alla casa è governano dalle leggi di mercato e a nulla sono valse le proteste di comitati e associazioni che da anni si battono per il diritto alla casa.
Non lo sapesse l’archistar Stefano Boeri già assessore alla Cultura, Moda, Design, Presidente Comitato Scientifico di Forestami (Forestami e poi Dimenticami?) nonché presidente della Triennale, che ha contribuito in maniera rilevante alla gentrificazione, al privare Milano di quel mix sociale che l'ha fatta grande.
Lui che "immagina città e comunità sostenibili che danno priorità alla salute e al benessere, intensificando al contempo l’azione per il clima attraverso il suo approccio creativo alla pianificazione urbana"... ma solo per chi se lo può permettere.
Lui che progetta edifici e appartamenti da 7.000/8.000 € al mq, vedi i 90 appartamenti "bosco orizzontale" a San Cristoforo - cantiere bloccato dalle recenti indagini che trova anche lui indagato con ipotesi di reato (lottizzazione abusiva e irregolarità edilizie per il bosco orizzontale) fino ad arrivare ai 15.000/16.000 al mq del bosco verticale.
Lui che dichiara "Ci sono soluzioni che lavorano sulla transizione ecologica, sull'uso di materiali sostenibili a tutti gli effetti, ci sono soluzioni che lavorano su politiche, su politiche per esempio per la casa, come nel caso di Vienna, che è un caso straordinario di una città che ha sempre investito nel capitale di immobiliare pubblico, cioè nell'offrire a tutti la possibilità di un accesso facile alla casa.
Quindi la cosa bella di questa mostra io credo sia da un lato il non silenzio, la non reticenza sulla situazione attuale delle disuguaglianze e dall'altro il fatto di offrire spunti e suggestioni e soluzioni...".
Ecco, dall'alto dei suoi incarichi architetto, urbanista, presidente, commissario - non so come chiamarlo - potrebbe restituire qualcosa alla città che le ha conferito tutti questi incarichi? Chessò, magari qualche incarico...
 
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