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Francesco e Pepe: due eretici che ci mancheranno
di Alessandro Negrini
Eravate due eretici.
Uno dentro e fuori la Chiesa, l'altro dentro e fuori la politica.
Entrambi provenienti dal sud america. Entrambi uniti da una visione radicale che sconvolgeva i conservatori nella Chiesa, e tutte le destre liberali, anche quelle che si sono attribuite l'etichetta di "sinistra" Perché entrambi credevano nel pensiero più eretico che sia mai esistito: un altro mondo è possibile, ma non solamente oltre la vita, ma in questa. Entrambi fuori dallo sguardo nero borghese, perché lo sguardo borghese, come diceva Pasolini, è sempre nero.
Entrambi ci avete insegnato che è possibile essere vicini al messaggio di Gesù nelle azioni e non solo nella dottrina, ed è possibile vivere la politica con la p maiuscola, come servizio ai cittadini, fedeli a una idea di "noi", e non come privilegio ed esercizio di un potere rivolto a proteggere i pochi, bianchi, benestanti, protetti.
Due eretici venuti a disturbare il nostro status quo mentale, autospoliatisi dell'oro e dal privilegio che sia la Chiesa che la Politica riserva ai potenti.
Entrambi avevate scelto da che parte porsi: quella degli scartati, gli ultimi. Gli invisibili. E avete deciso di rappresentarli, difendendoli - mai neutrali, perché chi è neutrale sceglie sempre l'altra parte, quella del potere. Esattamente come mai neutrale era Gesù Cristo.
Un Papa che diceva ai ragazzi di “fare chiasso” per salvare il pianeta. Un presidente dell Uruguay che diceva, agli stessi ragazzi, che il più grande furto che viene compiuto dal capitalismo è il tempo del vivere, DEL vivere, a scapito del dogma perenne di questa necro-economia alla quale tutti si inchinano: il tempo del produrre, solo quello del produrre.
Ora, i potenti vecchi e nuovi, inclusi il nuovo pontefice, lentamente o velocemente, riportano tra le righe quel terreno da voi scardinato, anche simbolicamente. Che sia mai che un Papa o un Primo Ministro, scelgano di rinunciare all'agio.
Che sia mai più, che un eretico dica la parola "genocidio", o la parola "indegno" per un lavoro prossimo alla schiavitù. E che per difendere quelle parole, mai più che quegli eretici si mettano di traverso al mondo.
Ecco cos'è, in fondo, la solitudine. Vedere il mondo che vi acclama da morti, dopo avervi irriso, ignorato, da vivi.
Mi mancherete da morire, Pepe Mujca, Papa Francesco.
 
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