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Razzismo all'incontrario
di Cristiano Bordin
Per i migranti provenienti dal Messico e dal Centro America ci sono catene e deportazioni mostrate poi senza alcuna vergogna sugli account istituzionali; contro i cosiddetti "irregolari" che già vivono e lavorano in Usa è in corso una vera e propria guerra fatta di terrore, paura. Controlli a tappeto che diventano rastrellamenti.
Agli afrikaner (bianchi, ndr) sudafricani invece l'attuale amministrazione Usa concede lo status di rifugiati, perché - secondo Trump e soci - sono vittime della discriminazione razziale nel loro paese.
Una scelta che il governo sudafricano considera giustamente "deplorevole e infondata" ricordando che "il paese ha subito vere e proprie persecuzioni sotto il regime dell'apartheid e ha sempre lavorato perché tali livelli di discriminazione si ripetessero".
Ma non c'è stato niente da fare: l'ordine di reinsediamento parla di "rifugiati afrikaner in fuga da persecuzioni razziali" ricalcando i post su X di Elon Musk, cittadino sudafricano.
I primi 54 afrikaner sono in arrivo in questi giorni a Washington, sull'onda di manifestazioni a loro favore e saranno ricevuti con tutti gli onori.
In Sudafrica - come ricorda Nigrizia - i bianchi rappresentano l'8% della popolazione ma continuano a controllare la stragrande maggioranza dei terreni coltivabili.
E proprio Musk ha rappresentato " un esempio dei privilegi dell'apartheid visto che la sua famiglia ha prosperato nel sistema economico di segregazione razziale"
 
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