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Putin propone strategia per negoziati
di Giuseppe Salamone
Ennesima badilata nei denti per l'Occidente da parte di Putin, che veramente dovrebbe far aprire gli occhi anche a chi continua ad avere il prosciutto sugli occhi. Ieri sera ha parlato alla stampa, ha detto testualmente:
"Propongo a Kiev di riprendere i negoziati il 15 maggio a Istanbul. Dobbiamo garantire una pace duratura nel contesto storico. Forse possiamo concordare un'altra tregua, un altro cessate il fuoco, un vero cessate il fuoco. La nostra offerta è sul tavolo. Ora tocca alle autorità ucraine e ai loro responsabili. La Russia è pronta a negoziare senza precondizioni. Cerchiamo di riprendere i colloqui che sono stati interrotti, non da noi. Chi lo desidera deve sostenerlo."
Con quattro parole è riuscito a spazzare via migliaia di dichiarazioni, visite a Kiev, incontri in Vaticano, editoriali suprematisti e guerrafondai e giustificazioni folli a piani di riarmo altrettanto folli. Praticamente gli ha dato appuntamento a Istanbul per negoziare seriamente, lì dove tutto si era arenato per responsabilità dell'Occidente. Posso dire che questa mossa è geniale senza essere accusato di prendere rubli dal Cremlino? Ma tanto non mi importa nulla. Andiamo avanti.
Nella giornata in cui l'Unione Europea, per bocca della guerrafondaia e russofoba Kaja Kallas, istituisce tribunali per processarlo (a Putin, mica a Netanyahu eh!), mentre i funzionari europei hanno promesso un altro miliardo di euro in aiuti militari per Zelensky e mentre gli Stati Uniti hanno approvato il trasferimento di 125 missili GMLRS e 100 missili Patriot SAM, Putin risponde così:
"Prima o poi, facendo affidamento sulle lezioni della storia e sulle opinioni dei nostri popoli, cominceremo a muoverci verso il ripristino delle relazioni con gli Stati europei."
Oggi sicuramente vedremo schiumare di rabbia tutti quelli che hanno rilanciato e sostenuto l'ennesima provocazione dei Macron & company volati alla corte di Zelensky (a proposito, c'era anche Meloni, ma siccome lei è perfida, ha preferito solo un collegamento in video per evitare di essere fotografata con costoro).
Perché, ad imporre alla Russia di accettare un cessate il fuoco di 30 giorni, altrimenti ci saranno conseguenze, dopo che la guerra l'ha vinta, o parliamo di provocazioni o parliamo di cretinaggine.
Una cosa su tutte però è sicura, come la morte e come le tasse: siamo governati da una classe dirigente che, a chiamarla imbecille, le si fa un complimento. E volevano vincere la guerra contro la Russia. Senza armi e senza cervello...
 
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