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11 maggio 2025
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Le madri della ginecologia moderna
di Rita Newton

Il loro ruolo non è noto ai più perché il loro ricordo è stato messo in ombra da quello di un uomo, James Marion Sims, definito il "padre della ginecologia moderna" che inventò il precursore dello speculum vaginale e sperimentò una tecnica chirurgica per riparare la fistola vescicovaginale, che nel diciannovesimo secolo era una comune complicanza del parto.

Però non è Sims che dobbiamo ricordare e ringraziare per questi progressi, ma le donne nere schiave su cui egli condusse i suoi esperimenti senza anestesia, causando loro indicibili sofferenze e facendo una importante carriera letteralmente sulla loro carne, secondo l'idea razzista che i neri non sentissero dolore.

C’è chi lo giustifica dicendo che Sims era semplicemente un uomo del suo tempo per il quale il fine giustificava i mezzi e che le donne schiave con fistole avevano probabilmente voluto il trattamento. Ma la storia non ha registrato le loro voci, dato che l'unico consenso richiesto all'epoca era quello dei loro proprietari, che avevano un forte interesse finanziario a che gli schiavi si riprendessero da ferite e malattie per essere in grado di produrre e riprodursi.

Così la famiglia di Sims assumeva la proprietà temporanea delle donne mentre i veri proprietari ne garantivano il mantenimento e questa sistemazione comportava che in nessun momento egli si trovasse senza “un soggetto per l'operazione", come scrisse compiaciuto nella sua autobiografia.

Per molto tempo, gli interventi chirurgici di Sims sulle fistole non ebbero successo. Dopo quattro anni di sperimentazione, conducendo fra l’altro ben 30 operazioni senza anestesia su una schiava di 17 anni di nome Anarcha che aveva avuto un travaglio e un parto molto traumatici, egli "perfezionò" finalmente il suo metodo. Le altre schiave che Sims usò come cavie umane menzionandole nei suoi appunti furono Betsey e Lucy.

Perciò Anarcha, Betsey e Lucy sono le vere madri della moderna Ginecologia, da loro partorita con grandissimo dolore, ed è giusto ricordarle in occasione della festa della mamma, visto anche che si deve al loro sacrificio se tante mamme con danni da parto sono state guarite.

Proprio nel distretto in cui furono torturate, Montgomery, in Alabama, l’artista e attivista Michelle Browder ha voluto ricordarle erigendo un monumento scultoreo di grandi dimensioni anche con lo scopo di cambiare la narrativa che attribuisce il merito della nascita della ginecologia moderna ad un uomo bianco le cui statue e targhe commemorative sono sparse per gli Stati Uniti.

Dopo aver realizzato l'armatura in acciaio, Browder ha chiesto al pubblico di portarle oggetti di metallo - candelabri in ottone, pentole di rame, posateria in acciaio inossidabile, parti di ricambio di biciclette - da fondere. "Gli oggetti scartati – ha spiegato - rappresentano il modo in cui le donne nere sono state trattate in questo paese.”.

La scultura rappresenta le tre donne schiave che Sims menzionò nei suoi appunti - Betsey, Anarcha e Lucy - con una enorme fistola sull’addome di una di loro, ed è posta su un piedistallo di mattoni rossi, ciascuno riportante nomi di donne che hanno subito perdite, fra cui le donne del movimento per i diritti civili degli anni '60 e quelle del nuovo movimento per i diritti civili come le madri che hanno perso i loro figli, quella di Trayvon Martin e quella di George Floyd, che la invocava mentre stava morendo.


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