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Il “secondo mondo”: ritorno al multipolarismo
di Corrado Poli
Quella di Putin e Xi nella Piazza Rossa è un’immagine emblematica del “Secondo mondo” che ritorna mentre il “Primo mondo” è in declino morale sebbene ancora forte e prepotente economicamente e militarmente.
Ma oggi una parte del diseredato “Terzo mondo” bussa alle porte del “Secondo mondo”, anziché chiedere la carità al Primo Mondo corrotto e violento.
Trentacinque anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica, si rimescolano le carte.
La fortunata definizione di "Terzo Mondo" (e quindi di Primo e Secondo mondo) la si deve al geografo Yves Lacoste che nel 1952 divise in tre parti il mondo: i capitalisti guidati dagli Stati Uniti in concorrenza con i comunisti al seguiti dell’Unione Sovietica.
Tutti gli altri erano Terzo Mondo poveri ed emarginati.
Lacoste è ancora vivo e ha 96 anni. Le sue definizioni, che sembravano morte, hanno ritrovato un nuovo senso.
 
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