Leader Burkina Faso minacciato di morte
di Laurent Luboya

Ieri un capo di Stato africano (Ibrahim Traoré del Burkina Faso) è stato costretto a viaggiare sotto la protezione di caccia russi. Una realtà dura.

Perché siamo arrivati a questo punto? Perché potenze imperialiste, ostili all’emancipazione del nostro continente, vogliono la sua morte.

Sì, la sua morte. Non perché tradisca il suo popolo, ma perché lo serve. Perché si rifiuta di piegarsi all’ordine imposto. Perché osa diversificare i suoi partenariati, tendendo la mano ad altre potenze, come la Russia.

Questo semplice atto di indipendenza viene visto come una provocazione.

Allora, a coloro che si proclamano difensori della democrazia, poniamo una domanda semplice: quale democrazia nega a un popolo sovrano il diritto di scegliere le proprie alleanze? Quale democrazia impone, con la forza o la minaccia, un’unica via politica ed economica?

Il nostro continente ha il diritto — il dovere — di tracciare il proprio cammino. E nessun impero, per quanto potente, potrà fermare la marcia dei popoli liberi.

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