 |
Mosca: no a tregua di 30 giorni se fornite armi a Kiev
di Daniele Furlan
I leader europei partecipanti alla riunione a Kiev in alternativa alla parata di Mosca con Trump in video-collegamento hanno deciso un cessate il fuoco "incondizionato" di 30 giorni partire da lunedì 12 maggio.
Quale miglior modo per riorganizzarsi dopo le batoste subite e rimpinguare Kiev di nuovi armamenti?
Hanno anche minacciato la Russia di "sanzioni mai viste prima" in caso di rifiuto.
La risposta del Cremlino, tramite Peskov, non si è fatta attendere:
" Che la Russia sia a favore dei cessate il fuoco lo ha dimostrato sia con il primo che con questo per la Giornata della Vittoria che scadrà tra poche ore ma le sfumature sono importanti. Una di queste è che Kiev ha violato costantemente sia il primo che il secondo."
"Capiamo che Europa e Usa siano nervosi per l'andamento della SVO (operazione speciale, ndr) e irritati per ieri (successo della parata a Mosca contro il flop a Kiev, ndr) ma non ci sarà un cessate il fuoco se prima non smetteranno di mandare armi all'Ucraina. Sono disposti a farlo?"
"Credere di spaventarci con le sanzioni è solo una perdita di tempo".
 
Dossier
diritti
|
|