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UE: alcuni paesi vogliono evitare dazi verso USA in vista del vertice NATO
di Rico Guillermo
Diverse capitali dell'UE stanno facendo pressione su Bruxelles affinché eviti ritorsioni contro i nuovi dazi imposti da Donald Trump, scegliendo invece di dare priorità alla stabilità in vista del vertice NATO previsto per il 24 e 25 giugno all'Aia.
I funzionari hanno dichiarato al Financial Times che i governi europei preferiscono attendere la fine del vertice prima di prendere decisioni su questioni che potrebbero aumentare le tensioni con Washington, tra cui il commercio e gli appalti per la difesa.
I funzionari della NATO chiedono un'agenda snella per ridurre il rischio di provocazioni, consapevoli che le richieste e la retorica di Trump potrebbero mettere in ombra gli obiettivi più ampi dell'alleanza se non gestite con attenzione.
L'Unione Europea si sta preparando a imporre dazi aggiuntivi su 95 miliardi di euro (108 miliardi di dollari) di esportazioni statunitensi se i colloqui commerciali con l'amministrazione del presidente Donald Trump non porteranno a un accordo soddisfacente, ha riportato Bloomberg.
Le contromisure proposte riguarderebbero principalmente i prodotti industriali, tra cui gli aerei della Boeing Co., le automobili di fabbricazione americana e il bourbon, precedentemente esclusi da un elenco precedente. Il piano sarà sottoposto a consultazioni con gli Stati membri dell'UE e le parti interessate fino al 10 giugno e potrebbe essere rivisto prima di diventare definitivo.
Questa settimana, la Commissione europea sta avviando colloqui con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di trovare una soluzione amichevole alla spinta tariffaria di Trump. I funzionari della Commissione intendono presentare a Washington una serie di opzioni che potrebbero essere formalizzate, tra cui proposte per ridurre le barriere commerciali e normative e aumentare gli investimenti negli Stati Uniti.
Finora, le discussioni hanno prodotto progressi limitati e si prevede che la maggior parte dei dazi statunitensi rimarrà in vigore. L'UE ha dichiarato questa settimana che le indagini commerciali in corso di Trump potrebbero aumentare il valore totale dei beni UE soggetti a nuovi dazi statunitensi a 549 miliardi di euro.
Ciò nonostante, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha sottolineato che l'UE "rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti".
"Riteniamo che ci siano buoni accordi da concludere a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell'Atlantico", ha affermato in una dichiarazione. "Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità e la consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo necessario lavoro".
Nel frattempo, le dichiarazioni pubbliche di ritorsione sui dazi sono state accantonate, le decisioni sulla spesa per la difesa sono sospese per evitare di forzare una scelta tra fornitori americani ed europei, e si evitano critiche alle posizioni statunitensi sull'Ucraina o idee speculative come l'acquisto della Groenlandia.
Come ha spiegato un alto funzionario dell'UE citato dal FT: "C'è molta agitazione in vista dell'Aia e l'idea generale è di fare tutto il possibile per far arrivare [Trump] lì, dirgli ciò che vuole sentirsi dire e farlo uscire senza alcun disastro".
 
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