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Russofobia: una pallottola spuntata
di Guglielmo Mengora
Il fatto che l'odio verso i russi, che le élite occidentali hanno cercato di istigare con una campagna mediatica senza precedenti, non abbia trovato spazio tra la popolazione di praticamente nessun paese e che invece quel trattamento sia stato diretto verso gli israeliani, che queste élite cercano disperatamente di proteggere, è la conferma come le persone - e non più le élite - siano ormai in controllo della narrativa e dell'infosfera e di come la comunicazione peer-to-peer non intermediata abbia ormai cambiato tutto.
Due giorni fa il candidato che si è presentato al posto di Georgescu in Romania è stato ricoperto di voti dalla popolazione rumena dopo l'allontanamento e persino l'arresto di Georgescu, confermando la spaccatura profonda tra oligarchie e governanti e la popolazione e confermando che la popolazione sa come imporre - e trova nuove vie per farlo - il suo volere e non è più influenzata da nessuna campagna di marketing.
I rumeni non vogliono andare in guerra in quello che è il paese con la più grande base NATO in Europa. Hanno provato a spiegare ai rumeni come dovevano votare e quelli hanno votato la stessa cosa, una sfida aperta alle élite di quel paese.
Andrà così da oggi in poi in decine di paesi. Le persone hanno deciso di emergere, anche perché non hanno più alcuna ricchezza da perdere.
Questo è insieme potente e drammatico e spiega come tutte le élite occidentali (non esclusi i progressisti) abbiano ormai eletto il nazifascismo a loro modello culturale. Gli 80 anni che abbiamo avuto di presunta Democrazia sono sempre stati sorretti solo dalla consapevolezza che in un modo o nell'altro le persone erano influenzabili o almeno lo fosse la maggioranza di loro. E questo non è più il caso.
La Romania scivola velocemente verso un colpo di stato dato che la scusa dei russi l'hanno già usata.
Oggi Merz è diventato il primo Cancelliere della storia della Germania che non è stato confermato dalla coalizione che lo ha appoggiato alle elezioni. In Parlamento, a scrutinio segreto, Merz è stato bocciato come cancelliere da CDU e SPD, una cosa mai successa. Sanno che il folle li porterà direttamente in guerra. Hanno accettato il bacio della morte della coalizione pro-NATO e poi hanno uccellato il tipo in Parlamento.
Pazzesco nella sua drammaticità per la stabilità tedesca. Forse riuscirà a farsi eleggere più avanti ma per adesso resta in carica Scholz.
Quando in Occidente si perde il controllo della narrativa e dell'infosfera non restano che i manganelli. Lo si vede bene in Italia, un paese che non ha alcuna prospettiva di recupero economico né nel breve né nel medio termine ma anche in Germania, in Francia e negli altri paesi.
La situazione è quindi eccellente, come diceva quello lì.
 
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