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Coerenza politica e dignità nazionale
di Elisa Fontana
Nel 2016 Giorgia Meloni era scatenata contro il Ttip, l’accordo di libero scambio che la UE stava negoziando con gli USA.
Ascoltatela bene: "Il Ttip non sarà affatto una grande opportunità ma il colpo di grazia al nostro Made in Italy e a quel poco che rimane della nostra dignità nazionale". E immaginatela, ovviamente, mentre esterna con la solita grandissima veemenza tutto il suo disappunto per chi osava calpestare la nostra dignità nazionale. Fatto?
Bene, adesso ascoltate cosa ha dichiarato ieri Nicola Procaccini, luogotenente di Giorgia nel Parlamento europeo e presidente del gruppo sovranista dell’ECR. Ascoltatelo bene, perché ha chiesto "un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, uno con zero dazi da entrambe le parti".
E che nessuno pensi che ci sia incoerenza, o peggio ancora ambiguità politica.
Questa è una raffinatissima posizione politica che ci dà conto della mente superiore di Giorgina: negli anni pari va difesa la dignità nazionale costi quel che costi, mentre negli anni dispari della dignità nazionale ce ne facciamo un baffo a tortiglione. Rosicate!
 
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