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Cittadinanza a chi se la suda ogni giorno
di
Francesco P. Esposito *
8-9 giugno 2025: Referendum sulla cittadinanza.
La domanda è semplice: vuoi che chi vive in Italia da cinque anni, lavora, paga le tasse, cresce figli, studi e sogna qui… possa diventare cittadino italiano?
Vota SÌ.
Non è buonismo. È realtà.
• Meno burocrazia = più inclusione.
• Più inclusione = meno emarginazione e meno reati.
• Più cittadinanza = meno ragazzi che mollano la scuola e si perdono.
• 5 anni, come in mezza Europa. Non 10. Basta scuse.
Chi vive qui non è ospite. È parte del Paese.
Ma senza cittadinanza, resta a metà. Invisibile, fragile, ricattabile.
Votare SÌ vuol dire dare un nome, un diritto e un futuro.
L’alternativa?
Lasciare che tutto resti com’è.
Cioè incasinato, lento, ingiusto.
Lasciare tutto com’è significa essere amici delle mafie e del caporalato.
E tu sei davvero amico degli eredi di Matteo Messina Denaro? Se è così vai a votare No.
* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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