Gheddafi dietro la morte di Sankara? Solo speculazioni
di Laurent Luboya

Alcuni attivisti "afroitaliani", anti-panafricanisti asseriscono senza nessun riscontro che Gheddafi partecipò all'assassinio di Thomas Sankara.

Non esistono prove dirette che confermino la partecipazione di Muammar Gheddafi alla morte di Thomas Sankara, il presidente rivoluzionario del Burkina Faso assassinato il 15 ottobre 1987.

Gheddafi e Sankara hanno avuto inizialmente relazioni strette. Condividevano ideali panafricanisti e rivoluzionari. Sankara visitò la Libia poco dopo essere salito al potere nel 1983, e Gheddafi fornì un certo sostegno alla rivoluzione burkinabé.

Verso la fine del suo mandato, Sankara si era allontanato da alcuni alleati, incluso Gheddafi, a causa di divergenze ideologiche o strategiche.

Blaise Compaoré, successore e principale sospettato dell’assassinio di Sankara, aveva anch’egli stretti legami con Gheddafi. Alcuni analisti hanno ipotizzato un'influenza libica, ma si tratta di pura speculazione.

Nessuna prova ufficiale: Nessuna indagine seria né testimonianza attendibile permette di coinvolgere direttamente Gheddafi nella morte di Sankara.

In sintesi, la responsabilità diretta di Gheddafi non è dimostrata. Sebbene il suo nome venga talvolta menzionato nel contesto geopolitico dell’epoca, si tratta di ipotesi prive di basi solide. SOLO speculazioni.

Gheddafi era già nel mirino degli occidentali: se avesse avuto un ruolo nell’assassinio di Sankara, i loro servizi segreti ne sarebbero stati al corrente e avrebbero colto l’occasione per diffondere questa informazione, corredandola di prove.

Tutti e due sono stati uccisi per le loro idee rivoluzionarie e per il loro amore per l'Africa.

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