 |
2 maggio: paragone ucraino fra morti di Odessa e pollo fritto
di Francesco Dall'Aglio
Ogni due maggio, come chi mi segue da un po' sa bene, non ho voglia di dire niente e ogni anno è peggio, visto quello che succede negli altri 364 giorni. E di solito mi limito a postare la foto di Vadim Papura, quando era vivo e quando un altro mondo, nonostante tutto, sembrava sempre possibile.
Oggi invece cambio, perché DeepState, il noto sito ucraino di mappatura che dal marzo 2024 ha un accordo con il Ministero della Difesa ucraino, che lo ha integrato come fonte di riferimento per il monitoraggio del conflitto (e quindi riceve finanziamenti pubblici ovvero, poiché sappiamo buona parte dei finanziamenti pubblici ucraini da dove viene, riceve finanziamenti dalle nostre tasse) ha ben pensato di commemorare così la giornata: "2 maggio - giornata del pollo fritto in stile Odessa. Grazie a tutti i partecipanti al salvataggio della città" (пітух, oltre che pollo, significa anche ca**o o stupido, codardo).
Due cose.
La prima: tutti i distinguo e le arrampicate sugli specchi che dal 2014 vengono propinati dal piciernaio e dai suoi antenati, sul fatto che è tutta propaganda russa, che non è successo niente e che al limite c'è concorso di colpa ma sempre più da parte loro, valgono un beneamato пітух, nella seconda accezione del termine. Non solo non si nasconde l'accaduto ma lo si rivendica e ci si ride sopra. Questo, forse, il piciernaio dovrebbe tenerlo presente, perché non è stata inventata oggi, "la giornata del pollo fritto stile Odessa".
La seconda: è da un po' che DeepState sta virando (nei suoi social ovviamente, non sulla mappa) su posizioni, come dire, kantiane. Il 28 aprile pubblicava un post. Il 28 aprile è una data particolare, perché il 28 aprile 1943 è stata formalmente inserita nell'ordine di battaglia delle FFAA tedesche la 14a Waffen-Grenadier-Division der SS (galizische Nr. 1), quella nella quale militava quel brav'uomo di Yaroslav Hunka, per il quale l'intero parlamento canadese si è alzato in piedi: e abbiamo capito che DeepState ha ben chiaro quali date vanno commemorate, e come.
Già il disegno è abbastanza evocativo, col gigante ariano che fa scappare i nanerottoli bolscevichi (vogliamo parlare del naso dei nanerottoli? Ma no, lasciamo stare) ma la cosa fantastica è il testo:
"Perché l'Ucraina non dimenticherà il fuciliere con il "leone d'oro" sulla manica. Il 28 aprile 1943 è stata creata la 14a Divisone Granatieri "Galizia", i cui combattenti hanno imbracciato le armi per distruggere i mostri della peste rossa che da decenni tormentavano il popolo ucraino. Nel corso del tempo, dopo avere acquisito esperienza e armi, i combattenti della Divisione continuarono la loro lotta nelle file dell'Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA). Ci dovrebbe essere molto testo qui sui soldati della divisione, i motivi per cui si sono arruolati, i requisiti e molto altro sulle varie specie di "Homo sapiens". Ma diciamo solo: grazie nonno, che ha annientato i pidocchi di Mosca".
In realtà il meglio di sé la 14a l'ha dato a Huta Pieniacka, Pidkamin e Palikrowy massacrando i civili (polacchi, neanche russi), mentre dai "pidocchi di Mosca" ha preso solo mazzate, talmente tante da scappare, appunto, oltreoceano, dove nei primi decenni della guerra fredda si sperava sarebbe servita nell'operazione Aerodynamic e simili, e invece nemmeno quello.
Il 28 non avevo scritto nulla, perché mi pareva un infortunio (anche se era da un po' che notavo una certa radicalizzazione del discorso. Ma per carità, ci può stare al terzo anno di guerra), però diciamo che due indizi, più gli altri che non ho riportato, fanno decisamente una prova: a DeepState non sono molto svegli, e gli piacciono i nazisti.
 
Dossier
diritti
|
|