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USA modernizzano le dotazioni dell'esercito
di Rico Guillermo
L'esercito USA sta attraversando la sua trasformazione più significativa dai tempi della Guerra Fredda, con l'obiettivo di dotare ogni divisione di combattimento di circa 1.000 droni, eliminando gradualmente armi e equipaggiamenti obsoleti.
Questa iniziativa, sviluppata in oltre un anno di test presso un importante centro di addestramento in Baviera e altre basi statunitensi, è fortemente influenzata dall'esperienza maturata sul campo di battaglia durante la guerra in Ucraina, dove l'uso diffuso di piccoli droni ha rimodellato le operazioni di combattimento.
Se attuato, il piano prevede che le 10 divisioni in servizio attivo dell'esercito facciano ampio affidamento su velivoli senza pilota per missioni di sorveglianza, logistica e offensive.
Per comprendere meglio le lezioni apprese dalla guerra in Ucraina, gli ufficiali militari statunitensi hanno informato il personale ucraino e si sono consultati con i fornitori della difesa che hanno supportato le forze di Kiev nelle loro innovative operazioni con i droni.
Il colonnello Donald Neal ha sottolineato la necessità per l'esercito americano di espandere e integrare l'uso dei droni in combattimento, osservando che, sebbene i droni siano stati utilizzati in passato, il loro numero e la loro portata sono rimasti limitati.
I droni hanno rivoluzionato la guerra moderna grazie al loro basso costo e alla capacità di inondare i bersagli, travolgendo le difese tradizionali.
Questa spinta verso l'integrazione dei droni è stata evidente a febbraio durante un'esercitazione in cui una brigata della 10a Divisione da Montagna si è scontrata con un avversario simulato. Un tempo sito di prova per battaglie tra carri armati su larga scala durante la Guerra Fredda, l'ampia area di addestramento di Hohenfels ha ora spostato l'attenzione sul conflitto moderno.
In questo scenario aggiornato, ispirato alle tattiche di battaglia ucraine, piccoli droni volavano nei cieli invernali nuvolosi, pilotati da soldati e appaltatori della difesa che manovravano nel terreno fangoso sottostante.
Le temperature rigide causavano l'accumulo di ghiaccio sulle pale dei rotori di alcuni droni e ne scaricavano le batterie, problemi che non erano emersi durante i precedenti addestramenti in climi più caldi come le Hawaii e la Louisiana. I soldati si affrettavano a ricaricare le batterie nel tentativo di mantenere i droni in volo.
Grazie al basso costo e alla capacità di invasione a sciame, la guerra con i droni cambia la natura dei conflitti.
Mentre le forze ucraine e russe continuano a impegnarsi con armi tradizionali come artiglieria, veicoli blindati e velivoli con equipaggio, gli analisti osservano che i droni hanno cambiato radicalmente la natura del conflitto. Il loro basso costo, la capacità di invasione a sciame e sopraffare le difese e la capacità di trasmettere video in diretta rendono molto più difficile per le truppe rimanere nascoste sul campo di battaglia.
I droni sono solo un elemento di un più ampio sforzo dell'Esercito per rafforzare la propria capacità di deterrenza contro avversari come Russia e Cina, dopo anni dedicati a operazioni di contro-insurrezione in Medio Oriente e Asia centrale.
L'Esercito sta inoltre lavorando per migliorare la connettività sul campo di battaglia utilizzando smartphone, tablet e sistemi basati su Internet e sta introducendo un nuovo veicolo per le squadre di fanteria. Inoltre, prevede di investire circa 3 miliardi di dollari per migliorare le difese contro i droni nemici ed espandere le proprie capacità di guerra elettronica.
Il piano strategico dell'Esercito, noto come "Army Transformation Initiative", è in fase di attuazione mentre il Dipartimento per l'Efficienza del Governo di Elon Musk spinge per tagli generalizzati alla spesa e al personale federale.
Secondo un funzionario del Pentagono, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il Generale Randy George, e il Segretario dell'Esercito Daniel Driscoll hanno recentemente incontrato il Vicepresidente J.D. Vance per presentare il piano, sottolineando che l'Esercito mira a modernizzare le proprie capacità attraverso misure interne di riduzione dei costi. Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha formalmente sostenuto l'iniziativa in una direttiva firmata questa settimana.
L'Esercito sta sospendendo gli acquisti dell'Humvee, del Joint Light Tactical Vehicle e del carro armato leggero M10, ritirando i vecchi elicotteri Apache e riducendo la sua forza lavoro civile per ridurre i costi, dotando al contempo tre brigate di nuovi sistemi senza pilota e puntando a modernizzare l'intera forza in servizio attivo entro due anni.
Nell'ambito della propria strategia di modernizzazione, il Corpo dei Marines ha eliminato le sue unità corazzate, passando invece ad agili squadre da combattimento equipaggiate con missili, progettate per spostarsi tra le isole del Pacifico occidentale e colpire la marina cinese in caso di conflitto.
Al contrario, il piano dell'Esercito – volto a rafforzare la propria presenza sia in Asia che in Europa – prevede continui investimenti in nuovi carri armati, missili a lungo raggio, velivoli a rotore basculante e altri sistemi tradizionali.
Per supportare questo cambiamento, la base industriale statunitense dovrà incrementare la produzione di tecnologie avanzate e disponibili in commercio che l'Esercito sta cercando. Funzionari statunitensi sottolineano che l'Ucraina ha prodotto oltre due milioni di droni lo scorso anno, spesso utilizzando componenti cinesi, parti il cui utilizzo è proibito all'esercito statunitense.
 
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