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Giornalisti spiati: governo non dà spiegazioni. L'opposizione cosa fa?
di Elisa Fontana
Un altro giornalista, Ciro Pellegrino, anche lui di Fanpage, come il direttore Francesco Cancellato, ha ricevuto un avviso da Apple in cui gli è stato comunicato che il suo cellulare era vittima di un sofisticato spionaggio. Se continua così i protagonisti, loro malgrado, di questa sporca storia potranno fondare un club, perché più tempo passa e più si ingrossano le fila degli spiati.
Spiati non dal classico ragazzino hacker che si diverte a violare il sito della Cia o della Nasa. No, questo sistema di spionaggio è venduto solo a governi per contrastare eventuali minacce di terrorismo o alla sicurezza nazionale. Il nostro democraticissimo governo si è sottratto dal dare qualsiasi spiegazione accettabile quando sono emersi i primi nomi degli spiati, scappando, come uso e costume consolidato, da qualunque spiegazione plausibile.
Adesso scopriamo che c’è un altro giornalista spiato. E, dunque, o il governo ci dice chi ha spiato i giornalisti e le altre persone coinvolte, quali gravissimi indizi di terrorismo o di attentato alla sicurezza dello Stato aveva per spiare Ciro Pellegrino, o ci dice, comunque perché lo ha spiato e avrebbe continuato impunemente a farlo, come negli altri casi, se non fosse stato per l’avviso di Meta agli interessati.
L’opposizione ha reagito con varie dichiarazioni. Silvestri del M5S ha dichiarato che è “grave il silenzio del governo Meloni”, Fratoianni ha definito l’accaduto “inquietante, Meloni smetta di far finta di nulla” e Sandro Ruotolo del Pd ha scoperto che “zero risposte dal governo Meloni”.
Appurato abbondantemente che il governo Meloni non ha nessuna intenzione di rispondere ad alcunché, non avendo trovato il tempo di farlo da febbraio ad oggi, cosa intende fare l’opposizione davanti ad un caso gravissimo come questo di attentato alla libertà di stampa? Intende ancora percorrere la strada delle interrogazioni parlamentari cui il governo ha già risposto con un assordante silenzio? Ritiene concluso il proprio compito dopo aver fatto le dichiarazioni di rito?
O finalmente si decide a prendere atto della deriva democratica in cui piano piano siamo immersi e chiamare finalmente una mobilitazione di tutti coloro che pacificamente, ma fermamente, vogliono risposte e non si arrendono davanti al fatto certificato di un governo che si ritiene sciolto da qualsiasi obbligo di legge, avendo avuto il voto del popolo?
E’ ben vero che la sovranità appartiene al popolo, ma questo la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ed è arrivato il momento di ricordarlo non solo al governo, ma a tutti, perché un ripasso dei fondamentali in tempi di ubriacatura sovranista non fa mai male.
Non credete sia arrivato il momento di ricordare a questo governo che il marchese del Grillo è morto e sepolto e non se ne avverte assolutamente la mancanza?
A margine: domani Nordio e Piantedosi saranno auditi dal Parlamento europeo su giustizia e spyware. A porte chiuse, ovviamente, dove potranno trincerarsi comodamente dietro il segreto di stato, come da copione.
 
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