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Ungheria a Trump: non ridurremo rapporti con la Cina
di Pierpaolo Minardi
L'Ungheria non ridurrà i suoi legami economici con la Cina, ha confermato il Ministro dell'Economia Marton Nagy, segnalando che il governo del Primo Ministro Viktor Orbán rimane fedele a Pechino nonostante le crescenti pressioni degli Stati Uniti, come riportato da Bloomberg lunedì.
Parlando con i giornalisti a Budapest, Nagy ha dichiarato che l'Ungheria non prevede investimenti statunitensi che possano sostituire gli attuali contributi economici cinesi. "Non vediamo un potenziale di investimento da parte degli Stati Uniti paragonabile a quello della Cina", ha affermato, "Abbiamo una posizione molto pragmatica".
Il rapporto ha evidenziato come un ostacolo chiave sia la mancanza di un nuovo trattato fiscale tra Ungheria e Stati Uniti, rescisso dall'amministrazione Biden. Nagy ha sostenuto che senza un tale accordo, gli investimenti statunitensi in Ungheria rimarranno limitati.
La pressione degli Stati Uniti sull'Ungheria si è intensificata, con Washington che esorta Budapest a ridurre la sua dipendenza dalla Cina. L'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso preoccupazione per la crescente influenza della Cina, in particolare nel settore dei veicoli elettrici e delle telecomunicazioni in Ungheria.
Secondo Bloomberg, l'Ungheria si è affermata come partner strategico per la Cina in Europa. Importanti aziende cinesi, tra cui Contemporary Amperex Technology Co. (CATL) e BYD Co., hanno investito massicciamente nel settore ungherese dei veicoli elettrici. Inoltre, l'Ungheria sta rafforzando i legami con Huawei Technologies Co., collaborando con 4iG Nyrt per sviluppare una piattaforma congiunta di servizi cloud.
Questi sviluppi evidenziano il ruolo cruciale della Cina nella strategia economica ungherese, soprattutto perché il Primo Ministro Viktor Orbán continua ad aprire opportunità affinché il Paese rimanga un polo per la produzione e la tecnologia avanzate in Europa.
 
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