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Nessuna sobrietà nell'antifascismo
di Alessandra Sciurba
Nessuna sobrietà nell’antifascismo, e quanto è stato ipocrita chiederlo in memoria del Papa che è appena morto.
ANTIFASCISMO: Che liberazione questa parola che rischia di diventare sovversiva e che proprio per questo dobbiamo pronunciare ogni giorno, come una medicina.
Che bella piazza ieri a Palermo, e ovunque in Italia.
Resistenza è la gioia di una comunità di valori, di indignazione, di cura, di amicizia e solidarietà.
Resistenza è quella enorme bandiera palestinese, sono le persone senza cittadinanza che uniscono la loro lotta a quella per la dignità del lavoro parlando del referendum dell’8 e 9 giugno, è la memoria dell’ANPI insieme alle giovani lotte ambientaliste, è lo spezzone dell’Università in rivolta insieme agli striscioni delle donne per la pace e ai simboli del Pride.
Resistenza è la memoria di chi 80 anni fa ha combattuto, insieme a quella dei compagni e delle compagne di strada che ci hanno lasciato da poco, e che restano nei nostri gesti.
Resistenza è ancora felicità, nonostante tutto, è non volere tornare indietro essendo capaci di sognare futuri nuovi.
Oggi penso che tutto questo non potrà essere cancellato, anche se ci stanno provando in ogni modo. Dipende veramente da noi.
 
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