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Amal Clooney rischia sanzioni USA per mandato d'arresto CPI a Netanyahu
di Aurora Gatti
Già da un anno negli Stati Uniti era in atto una campagna contro di lei a causa della partecipazione al gruppo di giuristi indipendenti che hanno aiutao il procuratore capo della CPI Karim Khan a formulare le accuse per la richiesta di mandato d'arresto contro Netanyahu e Gallant. In questi giorni il Ministero degli Esteri britannico ha avvisato lei, insieme ad altri giuristi del Regno Unito, della possibilità che possano essere colpiti da sanzioni da parte dell'amministrazione Trump.
Il quotidiano Yedioth Ahronoth aveva in precedenza riportato che un'organizzazione israeliana che rappresenta le vittime israeliane del 7 ottobre aveva chiesto che Amal Alamuddin fosse indagata e processata e aveva anche lanciato una campagna contro suo marito, l'attore George Clooney.
Il giornale ha osservato: "Nell'ambito delle sue mansioni, Clooney (qui si intende Amal, ndr) ha partecipato al forum consultivo della CPI e ha sostenuto l'emissione di mandati di arresto per Netanyahu, il Ministro della Difesa Yoav Gallant e i leader di Hamas Yahya Sinwar e Mohammed Deif".
L'organizzazione ha avviato una campagna negli Stati Uniti contro la nota avvocata per i diritti umani, accusandola di aver svolto: "Un ruolo decisivo nella decisione della Corte Penale Internazionale (CPI) di emettere un mandato di arresto contro il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu".
Secondo il quotidiano: "Shurat HaDin, l'organizzazione israeliana per i diritti civili, che rappresenta centinaia di vittime degli attacchi terroristici del 7 ottobre, ha presentato appello al Procuratore Generale degli Stati Uniti Merrick Garland, chiedendo un'indagine su Clooney per violazione dell'American Service-Members' Protection Act, noto informalmente come The Hague Invasion Act".
"L'organizzazione sostiene che la partecipazione di Clooney alle indagini della CPI contro Netanyahu per crimini di guerra, mentre si trovava sul suolo statunitense, costituisca un reato ai sensi della legge statunitense", ha aggiunto.
L'ONG Shurat HaDin ha dichiarato che Clooney ha partecipato a un forum investigativo convocato per esaminare le prove contro i sospettati di crimini di guerra e crimini contro l'umanità in Israele e a Gaza.
"Il forum aveva il compito di esaminare l'analisi giuridica alla base della richiesta di mandati di cattura avanzata dal Procuratore Capo Karim Khan contro Netanyahu e Gallant, nonché contro diversi leader di Hamas", ha dichiarato il quotidiano. Ha aggiunto che Shurat HaDin: "Ha dichiarato che Clooney ha pubblicamente discusso del suo coinvolgimento nel forum investigativo della CPI e si è vantata dei suoi sforzi per incriminare i due leader israeliani".
La presidente di Shurat HaDin, Nitsana Darshan-Leitner, ha spiegato: "La legge americana è estremamente chiara: nessun agente della CPI può operare o assistere nelle azioni investigative della CPI contro cittadini americani o loro alleati mentre risiede negli Stati Uniti".
Leitner ha aggiunto: "Come ha affermato il Presidente Biden, è scandaloso che questa corte dell'Aja, così faziosa, tenti di perseguire funzionari israeliani mentre combattono contro gli assassini, gli stupratori e le bande terroristiche di Hamas a Gaza. Se Amal Clooney ha partecipato al panel della CPI che indaga sul Primo Ministro Netanyahu mentre risiedeva negli Stati Uniti, allora è lei che deve essere processata. Sembra appassionata di diritto internazionale, ma piuttosto sprezzante delle normative americane. I tentativi di George Clooney di intervenire e interferire con la politica della Casa Bianca per conto di sua moglie, mentre raccoglie fondi per la campagna di Biden, sono preoccupanti e sospetti".
Amal Alamuddin Clooney è una giurista anglo-libanese che da sempre di occupa di diritti umani, seguendo casi di grande impatto. L'anno scorso, dopo gli attacchi, ha dichiarato che a gennaio il procuratore della CPI le aveva chiesto di assisterlo nella valutazione delle prove di sospetti crimini di guerra e crimini contro l'umanità in Israele e a Gaza. Clooney ha accettato e si è unita a un gruppo di esperti legali internazionali, tra cui ex giudici del tribunale internazionale e consulenti speciali della CPI per l'incarico.
Aamal, co-fondatrice della Clooney Foundation for Justice, è uno dei sei esperti legali che hanno supportato il caso. Gli altri cinque sono Adrian Fulford, Theodor Meron, Danny Friedman, Helena Kennedy ed Elizabeth Wilmhurst. Nella dichiarazione, il gruppo ha affermato di aver stabilito all'unanimità che i tre leader di Hamas hanno commesso "crimini di guerra e crimini contro l'umanità, tra cui presa di ostaggi, omicidio e crimini di violenza sessuale".
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