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25 Aprile nell'oblio per cassare la democrazia
di Santina Sconza
Ha iniziato il governo imponendo 5 giorni di lutto per la morte di Papa Francesco per impedire la festa della Liberazione dal nazifascismo.
Iniziò il ministro Musumeci affermando che bisogna festeggiare il 25 aprile Festa della Liberazione con sobrietà.
Subito dopo alcuni sindaci hanno ubbidito al governo cancellando la manifestazione e riducendola solo ad una sterile ricordanza con ghirlanda alla lapide.
Il sindaco e l'amministrazione comunale di Domodossola annullano la sfilata «nel rispetto del lutto nazionale».
Ricordiamo che a Domodossola tra il settembre e l'ottobre del 1944 funzionò una delle prime repubbliche partigiane, «embrione» dell'Italia liberata.
Poi ieri mattina Pierluigi Battista, vicedirettore del Corriere, intervistato dal “Giornale” ci ha spiegato che “Basta! Smettiamo di festeggiare ogni anno il 25 aprile”.
“Va bene l'ottantesimo anniversario. Però dall'ottantunesimo facciamola finita. Facciamola diventare come il 2 giugno: si mandano le corone, qualche discorso ufficiale e punto”.
E ci spiega che “il 25 aprile è una festa divisiva, e che celebra un fatto specifico, molto circoscritto nella storia del mondo, come la liberazione del Nord Italia”.
Infine disserta sull’Associazione Nazionale Partigiani:
«Il signor Pagliarulo, che viene spacciato per il capo dei partigiani, è esattamente come me. Né io né lui abbiamo combattuto. Allora, fregiarsi del titolo di partigiano quando non lo sei ha un significato: usurpi un titolo morale in più. Non è vero: tu sei niente. Hai gli stessi titoli morali miei. Se ti dichiari partigiano è come se io aderissi a una associazione di ex garibaldini».
L’associazione, invece, «ha senso strumentale. Ti dico una cosa: questo signore che esalta i valori della resistenza italiana nega il valore.
della resistenza Ucraina. E fa il filo-putiniano. Che coerenza c’è? Lancio una sfida a Pagliarulo: andiamo insieme il 25 aprile a Kiev?"
Spiego a questi utili idioti del governo nazionale perché è importante l'Associazione ANPI e la festa della Liberazione in ogni paese e città dell'Italia.
Si può mai cancellare la testimonianza dei partigiani che hanno combattuto la dittatura e furono i primi a combatterla?
Nonostante non vi siano partigiani per motivi anagrafici e non di scelta, rimane la testimonianza della lotta partigiana della Liberazione.
Lo stesso discorso, secondo loro, allora dovrebbe valere per tutti i fatti storici che non hanno testimoni.
Non bisognerebbe più ricordare la Shoah voluta dai fascisti e dai nazisti, dovremmo chiudere tutti i musei, il binario 21 e tutti i lager 8n Italia e in Germania cancellando così la testimonianza del genocidio.
Non dovremmo più ricordare la prima e la seconda guerra mondiale perché mancano i testimoni rendendo vano il ricordo della tragedia umana e dei milioni e milioni di morti.
Questa scelta di cancellare di dimenticare permette di fare nuove guerre, di cancellare le democrazie, di cancellare i diritti civili e di portare il mondo indietro nel tempo.
Ecco perché oggi e sempre giovani, donne vecchi e bambini celebreremo il 25 aprile Festa della Liberazione: affinché la Memoria dell'orrore, del dittatore, della morte degli oppositori e di tutti i partigiani di ogni colore politico non sia mai dimenticata.
Onore a tutte le vittime del nazifascismo!
 
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