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25 aprile: Liberazione e Resistenza
di
Santina Sconza
25 aprile Liberazione e Resistenza.
Piero Calamandrei:
"Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
”
Pier Paolo Pasolini:
“La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.”
Siamo nell'aprile 2025 in Italia c'è chi si oppone a questo governo di estrema destra sono gli studenti di scuola superiore e gli universitari.
Sono loro dai 15 anni in su che si oppongono, sono loro i graffitisti quelli che nei muri esprimono la storia con i disegni, il Papa pacifista, l'orrendo Trump, il razzista Musk.
Sono loro i ragazzi ambientalisti protagonisti delle azioni dimostrative che hanno trovato una forma alquanto insolita e sicuramente controversa per sensibilizzare sul tema e protestare contro l’immobilismo dei governi, imbrattare le opere d'arte senza però danneggiarle.
Sono gli studenti e le studentesse che manifestano a favore della pace in Palestina e in Ucraina che si oppongono al governo e ai partiti guerrafondai a favore delle armi.
Sono i ragazzi e le ragazze del gay pride, dell'arcigay che con la non violenza vogliono riconosciuti i diritti civili.
Si sono loro i non violenti i nuovi partigiani senza fucili con le mani alzate, con in mano solo una bandiera della pace o della Palestina o una vernice che non danneggia le opere.
Sono loro che fanno Resistenza, loro bloccati, picchiati, portati in questura denunciati e segnalati.
È una nuova Resistenza che crede nei valori della Costituzione e della Democrazia.
E come scrisse Enzo Biagi:
"25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.”
Si una certa Resistenza non è mai finita perché oggi quelli di ieri li abbiamo al governo e "La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.”
E oggi dopo ottant'anni il 25 aprile festa della Liberazione saremo uniti per onorare i partigiani e le partigiane e in ogni luogo, in ogni strada canteremo i loro inni e quelli degli anni settanta perché non vogliamo stragi fasciste e mafiose, perché non vogliamo i decreti sicurezza, perché non vogliamo l'oligarchia, non vogliamo il premierato, non vogliamo che i magistrati siano sottomessi alla politica e difendiamo la separazione dei due poteri legislativo e giudiziario.
E come disse Nilde Iotti:
"La Resistenza era stata un fatto straordinario. Aveva realizzato una unità veramente eccezionale che andava dagli ufficiali badogliani agli operai comunisti."
E così il nostro 25 aprile sarà non un evento straordinario o sobrio, sarà il giorno in cui inizierà una nuova era di Resistenza passiva e non violenta alle barbarie di questo governo.
Non più catene e lager per i migranti.
Non più nazionalismi e confini.
Non più guerre ma pace.
Non più reietti, non più morti sul lavoro, non più femminicidi, non più lavaggio del cervello, odio e violenza ma nuove armi: il sorriso e l'ironia che seppelliranno gli oligarchi, le camicie nere, i demagoghi che aizzano il povero contro il povero.
E il nostro grido sarà l'ultimo messaggio di Papa Francesco: "Nessuna pace è possibile senza il disarmo".
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