Il rumore di Papa Francesco e il silenzio degli altri
di Antonio Greco

Fa molto rumore il post di condoglianze per la morte del Papa immediatamente cancellato dal governo di Netanyahu! Fa poco, pochissimo rumore il nuovo bombardamento dell’esercito israeliano a Gaza su una scuola-rifugio con 23 morti, 6 in altri attacchi, uccise 2 gemelline: questa è stata la risposta, questo è stato il cordoglio espresso da un criminale di guerra!

Fa poco rumore la freddezza con cui la comunità ebraica ha accolto la notizia della morte di Francesco. Poco, pochissimo rumore hanno provocato le allucinanti parole di Fassino che ha definito “fatali” le uccisioni di sessantamila civili a Gaza da parte di Israele.

Non fa alcun rumore il silenzio assordante dei media, della politica, sul martirio della popolazione palestinese a Gaza e anche in Cisgiordania, oggetto di continue azioni criminali da parte di un governo che incredibilmente consideriamo amico.

Un rumore fastidioso lo provoca qualche “sofista” del linguaggio che ci tiene a precisare che questo orrore non può definirsi “genocidio”: si tratta di un’esclusiva che spetta solo alle vittime della Shoah. Ma guai a dire che la distanza lessicale tra l’orrore delle vittime di ieri e i carnefici di oggi è inesistente, se lo fai sei un antisemita.

Senza provocare alcun rumore, anche l’ambasciatore israeliano ha definito “antisemita” il Papa!

In questo clima tutti, o quasi, fanno a gara ad omaggiare l’Uomo che quel termine, genocidio, l’ha usato senza giri di parole contro i carnefici israeliani, senza essere mai ascoltato!

Adesso versa lacrime di coccodrillo, millantando persino una vicinanza spirituale chi, con il suo comportamento, ha fatto, continua a fare e farà l’esatto contrario del messaggio del Papa.

Ma non è solo la maggioranza, anche buona parte dell’opposizione, che sugli armamenti, sulle guerre, sul pacifismo ha avuto lo stesso identico comportamento del governo guerrafondaio, fa a gara a stringersi intorno alla salma del Papa! Quanta ipocrisia!

Quanto è rivoltante questo scenario!

Lo sarà ancora di più sabato, quando quei potenti della terra che ci stanno portando nel baratro di una guerra mondiale andranno ad “omaggiare” per l’ultima volta un uomo buono, giusto e amante della pace!

Una sola domanda mi faccio, nella mia semplicità: possibile che almeno nel loro intimo, lontano dai riflettori, tutta questa gente non provi almeno un po’ di vergogna?

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