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Gaza: comunità cristiana piange Papa Francesco
di
Vitoria Sobral
I cristiani palestinesi di Gaza piangono la scomparsa di Papa Francesco, ricordandolo come un fedele sostenitore spirituale che ha mantenuto uno stretto contatto con la loro piccola e vulnerabile comunità durante la devastante guerra che li ha colpiti.
Dallo scoppio della guerra a Gaza, Papa Francesco ha contattato regolarmente tramite videochiamate, a volte più volte a settimana, per esprimere la sua solidarietà, offrire preghiere e offrire parole di speranza. I suoi messaggi sono stati un'ancora di salvezza per molti cristiani di Gaza nel mezzo della catastrofe in corso.
I membri della comunità cristiana di Gaza hanno ricordato la compassione e la guida spirituale del Papa.
"Aspettavo sempre di sentire le parole del Santo Padre. Lo guardavo in televisione e attraverso gli schermi. Ci ha dato speranza con i suoi messaggi e le sue preghiere".
"Ogni giorno ha rinnovato la nostra speranza nella fine della guerra e dello spargimento di sangue. Le sue preghiere rimarranno con noi, per la pace nella terra della pace, la Palestina".
"Con la scomparsa del Papa, noi a Gaza sentiamo come se una luce di amore e pace si fosse spenta. Sebbene il Vaticano fosse lontano, la sua voce ha sempre raggiunto i nostri cuori: non ha mai smesso di invocare pace e giustizia".
"Nel dolore e nel soffocante blocco che sopportiamo, ci siamo aggrappati alle sue parole come a un faro di speranza. Il Papa non ha mai dimenticato Gaza nelle sue preghiere, e oggi offriamo le nostre per la sua anima".
"I nostri cuori sono spezzati dalla scomparsa del santo, il nostro Santo Padre. Preghiamo per lui. Le sue preghiere e le sue benedizioni rimarranno dentro di noi, affinché la pace possa prevalere a Gaza e in tutto il mondo", ha sottolineato al-Tarazi.
"Le sue preghiere e le sue benedizioni ci hanno raggiunto, e la sua voce ha echeggiato nel mondo, dicendo: 'Non dimenticate Gaza, non dimenticate gli oppressi'".
In quello che poi si sarebbe rivelato il suo ultimo discorso, Papa Francesco è tornato pubblicamente la domenica di Pasqua, salutando decine di migliaia di fedeli dalla papamobile in Piazza San Pietro per la prima volta dopo la sua guarigione da una polmonite bilaterale. L'88enne pontefice ha pronunciato un potente messaggio pasquale chiedendo un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio dei prigionieri e un'azione globale contro il "crescente antisemitismo".
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