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Giornalismo d'inchiesta: Report accusato e assolto
di
Armando Reggio
Italo Bocchino, onnipresente a 'La7, anche ieri è stato zittito nella sua servile e complottistica propaganda, che la gente di estrema destra vomita su chiunque osi contraddirli, con argomenti ineccepibili.
E offendono, da cialtroni quali sono, dimostrando puntualmente la loro ignoranza - spesso non solo politica - e l'arroganza tipica di chi è in mala fede e privo di attitudine dialettica.
Era a 'Piazza pulita': con il suo ridicolo sarcasmo e il vizio accusatorio, ha preteso di offendere Sigfrido Ranucci, definendolo "manipolatore".
Già questo è da ridere!
Così, il conduttore di 'Report' ha giustamente ritenuto di telefonare in trasmissione, impartendo al 'collega' una lezione di eleganza e di verità. Di Giornalismo. E - senza doversi sforzare - ha messo a tacere Bocchino.
Sigfrido Ranucci, uomo dalla testa alta e dall'autentica passione, ha con pacata fermezza argomentato da Giornalista, grazie alla sua cultura e alla sensibilità etica:
“Saluto l’'amico' Italo. Si definisce amico e poi una volta mi dà del ‘manipolatore’, un’altra volta mi accusa di aver pagato le fonti e il testimone contro il padre di Meloni. Meglio i nemici che gli amici come lui.
Però gli sono grato perché, ascoltandolo, ho capito finalmente qual è lo scopo di quella circolare Rai: cioè controllarci i contenuti.
Report è stata sottoposta a un audit che ha analizzato 12 anni di lavoro, l’unica trasmissione Rai sottoposta a un controllo del genere. Per le accuse di manipolazione ci sono i tribunali. Report e il sottoscritto sono stati in passato accusati di questo, ma sempre archiviati o assolti.
Ricordo anche che le accuse di manipolazione, di solito, le fa chi è intervistato. Nel caso del governo, sono anni che nessun esponente accetta interviste a Report, quindi è difficile parlar di manipolazioni.
Chiedere a “Report” di consegnare i filmati integrali, come previsto dalla circolare Rai, è come se io chiedessi a Sallusti chi gli aveva detto che c’era un complotto contro la Meloni. Mettiamo che anche i giornalisti della carta stampata debbano conservare in un archivio tutte le informazioni, tutte le persone che ascoltano a disposizione dell'editore o di chi per lui: non credo che saresti contento.
Voglio darti una notizia: ero stato accusato di aver violato la privacy con la telefonata tra Boccia e Sangiuliano. Ieri il mio caso è stato archiviato dal Consiglio di disciplina dei giornalisti: la verità è che sono 30 anni che “Report” viene controllato, e per 30 anni il modo di informare di Report è risultato corretto. Se ne facciano una ragione, gli amici e i nemici".
A proposito del giornalismo d'inchiesta, ricorderete la sfrontatezza della Meloni, che, davanti all'evidenza delle presenze - non solo delle infiltrazioni - nere nerissime in FdI e Lega, dimostrate da 'Fanpage', chiedeva "tutto il girato" di 100 ore!
 
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