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18 aprile 2025
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ICJ dà a Israele altri 6 mesi per rispondere
di Gabriella Mira Marq

Sembra una beffa per tutti la decisione della Corte Internazionale di Giustizia di prorogare il termine per la presentazione della difesa da parte di Israele nel caso di genocidio presso l'Aja.

Infatti in questo modo Tel Aviv avrà tutto il tempo di completare lo sterminio e a quel punto la sentenza - visto che la Corte non ha poteri per farla eseguire - avrà la sola funzione di stabilire il nume di quanto sta avvenendo ogni giorno e ogni notte sotto gli occhi del mondo.

"Con ordinanza del 14 aprile 2025, la CIG ha prorogato il termine per la presentazione del Contro-Memoriale di Israele al 12 gennaio 2026", ha dichiarato la CIG in una nota.

Il procedimento avrebbe dovuto svolgersi il 28 luglio, termine ultimo per la presentazione del contro-memoriale da parte di Israele.

La Corte ha affermato che Israele aveva chiesto il 27 marzo di prorogare la data a gennaio, affermando che "tale proroga era necessaria per una serie di ragioni".

Tra queste, Israele sosteneva che la preparazione del contro-memoriale fosse stata "significativamente ostacolata da una serie di questioni probatorie emerse in relazione al Memoriale della Repubblica del Sudafrica".

La ICJ ha dichiarato di aver prorogato il termine dopo aver tenuto conto delle opinioni delle parti ma fra la data di presentazione della denuncia da parte del Sudafrica, cui si sono aggiunti molti altri stati, e la data di tale decisione, si sono verificati molti altri clamorosi crimini, come quello perpetrato sui 15 operatori dell'ambulanza della Luna Rossa Palestinese.

Israele è accusata di genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia per la sua guerra nella Striscia di Gaza, che dall'ottobre 2023 ha ucciso oltre 51.000 palestinesi e ridotto gran parte dell'enclave in macerie.

Lo scorso novembre, l'altra Corte dell'ONU, la Corte Penale Internazionale, ha invece emesso mandati di arresto per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex Ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l'umanità a Gaza.

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