Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
15 aprile 2025
tutti gli speciali

Decreto sicurezza: relatori ONU allarmati scrivono al governo italiano
di Gabriella Mira Marq

Ieri anche gli esperti delle Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per l'approvazione improvvisa del decreto sicurezza in Italia.ù

Essi hannoi invitato il governo italiano ad abrogare il decreto "adottato bruscamente" il 4 aprile per promulgare un disegno di legge sulla sicurezza, in discussione e criticato al Senato, "che include disposizioni non in linea con il diritto internazionale in materia di diritti umani".

"Siamo allarmati da come il governo abbia trasformato il disegno di legge in un decreto d'urgenza, rapidamente approvato dal Consiglio dei Ministri, aggirando il Parlamento e il vaglio pubblico", hanno dichiarato gli esperti.

Il disegno di legge è stato presentato dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Giustizia e dal Ministero della Difesa e mirava a modificare diverse disposizioni legislative, tra cui il Codice Penale.

Gli esperti hanno contattato il governo italiano nel dicembre 2024 segnalando che, se il disegno di legge proposto non fosse stato modificato, l'Italia sarebbe stata in contrasto con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in materia di diritti umani, tra cui la tutela del diritto alla libertà di movimento, alla privacy, a un giusto processo e alla libertà, nonché la protezione contro la detenzione arbitraria.

Avevano sottolineato che il decreto immodificato violava il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), in particolare gli articoli 9 (diritto alla libertà e alla sicurezza e divieto di detenzioni arbitrarie), 12 (diritto alla libertà di movimento), 14 (diritto a un giusto processo), 17 (diritto alla privacy), 19 (diritto alla libertà di espressione e di opinione), 21 (libertà di riunione pacifica) e 22 (libertà di associazione).

Inoltre, notavano i relatori ONU, "alcune disposizioni potrebbero essere attuate in modo tale da colpire in modo sproporzionato le persone appartenenti a gruppi emarginati, tra cui, tra gli altri, sulla base di razza, colore, etnia, nazionalità e/o status migratorio", il che violerebbe le tutele contro la discriminazione previste dal diritto internazionale dei diritti umani, tra cui l'articolo 2(1) dell'ICCPR e l'articolo 1 della Convenzione internazionale sull'eliminazione della discriminazione razziale (ICERD).

Il disegno di legge, aggiungevano, "potrebbe anche essere in contrasto con gli obblighi dell'Italia ai sensi dell'articolo 3(8) della Convenzione UNECE sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale" (Convenzione di Aarhus), che impone all'Italia di garantire che le persone possano esercitare i loro diritti in conformità con le disposizioni della relativa Convenzione.

Oggi evidenziano che "Il disegno di legge, ora un 'decreto', include definizioni vaghe e ampie disposizioni relative al terrorismo che potrebbero portare a un'applicazione arbitraria", hanno avvertito gli esperti. "Il decreto metterà inoltre a rischio la libertà di espressione e potrebbe colpire in modo sproporzionato gruppi specifici, tra cui minoranze razziali o etniche, migranti e rifugiati, con il rischio di discriminazioni e violazioni dei diritti umani".

Le disposizioni del decreto sembrano limitare la possibilità per i singoli individui, compresi i difensori dei diritti umani, di riunirsi pacificamente per proteste e manifestazioni, e la sua formulazione vaga potrebbe comportare procedimenti giudiziari arbitrari e pene severe con conseguenze eccessivamente gravi per le persone che esercitano i propri diritti, hanno affermato gli esperti.

"Dato che le persone sono scese in piazza per protestare contro il disegno di legge sulla sicurezza, il governo italiano deve rispettare e proteggere il diritto di riunione pacifica ed evitare restrizioni indebite, dispersioni illegali e uso della forza", hanno affermato gli esperti.

Gli esperti che hanno formulato i rilievi sono Gina Romero, Relatrice Speciale sui diritti alla libertà di riunione pacifica e di associazione; Ben Saul, Relatore Speciale sulla promozione e la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella lotta al terrorismo; Irene Khan, Relatrice Speciale sul diritto alla libertà di opinione e di espressione; Mary Lawlor, Relatrice Speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani e Gehad Madi, Relatore Speciale sui diritti umani dei migranti.


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale