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15 aprile 2025
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Criminali con gli animali, pericolosi per le persone
di Francesco P. Esposito *

L'assassino dei gatti si muove nell'ombra, ma lascia impronte che solo un occhio esperto può decifrare.

L'analisi del profilo psicologico rivela tre elementi distintivi, immutabili come il destino in un racconto noir:

1. Mancanza di empatia - Fredda come l'acciaio di un bisturi, permette di infliggere sofferenza senza il peso della coscienza. Gli studi di Dadds et al. (2006) rivelano che questa è spesso la prima crepa nella facciata dell'umanità.

2. Bisogno di controllo e potere - Come un vizio nascosto, questi soggetti cercano vittime indifese per esercitare un dominio che nella vita reale gli viene negato. Il gatto, indipendente e dignitoso, diventa il bersaglio ideale per chi cerca di piegare l'indomabile.

3. Gratificazione dalla sofferenza altrui - Un piacere perverso, nascosto nelle pieghe dell'anima come una pistola sotto il cappotto. La neuroimaging moderna mostra l'attivazione di circuiti di ricompensa durante questi atti, confermando ciò che gli investigatori percepiscono istintivamente.

PROGRESSIONE CRIMINALE

La pioggia continua a battere mentre gli studi ci raccontano una verità amara: raramente questi soggetti si fermano. Kellert & Felthous (1985) documentarono la progressione che va dagli animali agli esseri umani. Un sentiero oscuro che inizia con un gatto straziato e può concludersi con un cadavere umano abbandonato in un vicolo.

In uno studio longitudinale condotto da Merz-Perez (2001), il 70% degli assassini seriali aveva precedenti di violenza sugli animali. Non sono coincidenze, ma indizi lasciati come mozziconi di sigaretta sulla scena del crimine.

Gli uccisori di felini lasciano tracce distintive come impronte nella neve sporca. Il metodo operandi rivela molto: l'uso di armi da taglio suggerisce pianificazione e intimità con la violenza, mentre l'avvelenamento parla di distanza emotiva e codardia mascherata da astuzia.

La società guarda altrove, come un testimone che preferisce non farsi coinvolgere. Ma la criminologia moderna impone vigilanza: questi atti devono essere registrati, monitorati e considerati come potenziali precursori di crimini maggiori.

INTERVENTI PREVENTIVI

La prevenzione non è un'utopia, ma una necessità concreta come il piombo di un proiettile.

Gli interventi precoci nei giovani che manifestano crudeltà verso gli animali hanno dimostrato efficacia nel prevenire l'escalation criminale (Frick et al., 2003).

Il monitoraggio degli autori di violenze sugli animali dovrebbe essere implementato con la stessa serietà con cui si tiene d'occhio un sospettato.


* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio


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