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Israele: cade il mito dell'eroe del 7 ottobre
di
Leandro Leggeri
Il mito dell’“eroe del 7 ottobre” comincia a sgretolarsi.
Rami Davidian, celebrato in Israele come salvatore di civili e testimone diretto delle presunte atrocità di Hamas, è stato smascherato da un’inchiesta giornalistica coraggiosa che non vedrà mai la luce — almeno per ora.
Il documentario, prodotto dal Canale 13, avrebbe dimostrato gravi incongruenze nei racconti di Davidian: salvataggi mai avvenuti, testimonianze mai verificate, presunti stupri mai confermati da alcuna fonte indipendente.
Eppure, quest’uomo è stato scelto per accendere la torcia del Giorno dell’Indipendenza — un simbolo nazionale.
Ma la verità, quando riguarda la propaganda israeliana, viene sistematicamente occultata.
Il documentario è stato censurato all’ultimo momento. Nessuna sorpresa: la narrativa sionista ha bisogno di eroi, anche se inventati. Intanto, le voci palestinesi, le vittime reali dell’oppressione e della pulizia etnica in corso a Gaza e in Cisgiordania, vengono ignorate, screditate o messe a tacere.
Questo caso dimostra ancora una volta che la macchina della propaganda israeliana è pronta a sacrificare la verità per mantenere il consenso.
Ma fuori dai loro confini, il mondo sta aprendo gli occhi.
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