ONU: a Gaza in 36 attacchi uccisi solo donne e bambini
di Gabriella Mira Marq

Venerdì le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme per il bilancio delle vittime dell'aggressione israeliana a Gaza, rivelando che la loro analisi di 36 attacchi aerei israeliani ha mostrato che solo donne e bambini sono stati massacrati; ovvero che non sono stati coinvolti combattenti, smentendo le ripetute affermazioni israeliane di aver preso di mira i combattenti della Resistenza in ogni attacco.

Le Nazioni Unite hanno inoltre condannato la crescente crisi umanitaria e hanno avvertito che gli ordini di evacuazione di "Israele" stavano di fatto costringendo i civili a spostarsi in aree più piccole e pericolose. "Questi attacchi militari non lasciano alcun luogo sicuro", ha dichiarato Ravina Shamdasani, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, durante una conferenza stampa a Ginevra.

Tra il 18 marzo e il 9 aprile 2025, le Nazioni Unite hanno registrato circa 224 attacchi israeliani contro edifici residenziali e rifugi per sfollati palestinesi. Di questi, "in circa 36 attacchi su cui l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha confermato le informazioni, le vittime registrate finora sono state solo donne e bambini", ha affermato Shamdasani. "In generale, un'alta percentuale di vittime sono bambini e donne". Ha fatto riferimento a un attacco aereo del 6 aprile contro la casa della famiglia Abu Issa a Deir al-Balah, in cui sono morte una bambina, quattro donne e un bambino di quattro anni.

Shamdasani ha anche criticato gli "ordini di evacuazione" israeliani, affermando che non proteggono i civili, ma contribuiscono al loro continuo sfollamento. "Nonostante gli ordini militari israeliani che ordinano ai civili di trasferirsi nell'area di al-Mawasi a Khan Younis, sono continuati gli attacchi contro le tende che ospitano gli sfollati in quella zona, con almeno 23 incidenti di questo tipo registrati dall'Ufficio dal 18 marzo", ha affermato.

Riferendosi al crescente controllo di Israele sul territorio di Gaza, ha avvertito: "Ampie aree vengono occupate e aggiunte alle zone di sicurezza israeliane, rendendo Gaza più piccola e isolata", citando le dichiarazioni del Ministro della Sicurezza israeliano Yoav Gallant.

Shamdasani non ha usato mezzi termini, affermando: "Sia chiaro, questi cosiddetti ordini di evacuazione sono in realtà ordini di sfollamento, che portano allo spostamento della popolazione di Gaza in spazi sempre più ristretti. Sfollare permanentemente la popolazione civile nei territori occupati equivale a un trasferimento forzato, che costituisce una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra ed è un crimine contro l'umanità".

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