USA: studenti ebrei e statunitensi contro la repressione di Trump
di Ahmad M. Shakakini

Studenti ebrei statunitensi si sono incatenati due giorni fa ai cancelli della Columbia University solidarizzando con lo studente palestinese Mahmoud Khalil all'ICE. "Non ce ne andremo finché la nostra richiesta non sarà soddisfatta: Liberate Mahmoud Khalil. Liberate la Palestina." Le decine di agenti della polizia di New York che erano presenti non potranno espellere questi studenti dagli Stati Uniti, potrebbero forse espellerli dall'università ma non dal paese visto che non sono di origine araba o musulmana.

L'amministrazione Trump parla della necessità di deportare fuori dagli USA gli studenti stranieri o d'origine straniera pro Palestina, ma sono le nuove generazioni, statunitense e ebraica statunitense, che stanno mettendo i crisi i sionisti ed i loro sostenitori negli Stati Uniti. Sono loro a manifestare per la Palestina e contro il genocidio sionista in Palestina.

È la libertà d'espressione degli stessi cittadini statunitensi che è in grave pericolo a causa dei sionisti e delle loro richieste di tappare la bocca al movimento pro Palestina e contro il genocidio.

Il 14 marzo scorso leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid aveva scritto: "Congratulazioni all'amministrazione Trump per aver tagliato i finanziamenti alla Columbia University a causa dell'antisemitismo che avvelena l'istituzione. Il fatto che l'università abbia iniziato a espellere e sospendere studenti che diffondono propaganda antisemita e odio verso gli ebrei è un primo passo nella giusta direzione." Quando ti dicono che "Netanyahu è un criminale nazista ma che la maggioranza degli israeliani odia Netanyahu" ricordati che questa è l'alternativa a Netanyahu.

Va ricordato che solo il 3% degli israeliani è moralmente contrario al piano di Trump/Netanyahu per Gaza e che l’80% degli israeliani sostiene il piano Trump per l’espulsione forzata dei palestinesi da Gaza.

Va ricordato che i sionisti israeliani sono tutti favorevoli al genocidio e alla deportazione dei palestinesi si dividono solo tra chi vuole il genocidio prima della liberazione degli ostaggi israeliani (la destra e l'estrema destra razzista e religiosa di Netanyahu ed i suoi soci al governo) e chi vuole continuare il genocidio solo dopo aver liberato gli ostaggi (la destra razzista e laica dell'opposizione).

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