 |
Oggi in piazza a Roma per un'altra UE
di
Antonio Greco
Dopo essere stato alla larga dalla piazza della Picerno e di Calenda, tra poco andrò alla piazza per la pace.
Non importa se di “sinistra” non importa se di Travaglio e Orsini, di sicuro avrà il colore arcobaleno.
Dice: ma che non sei andato alla manifestazione per l’Europa?
A parte qualche sovranista incallito chi non manifesterebbe per l’Europa?
Dico: a Roma c’è stata quella del 15 aprile, ha aderito Pina Picerno.
Si proprio la vicepreside del parlamento europeo. La stessa che ha incontrato i membri dell’Israel Defense and Security Forum, ex miliari di estrema destra che vogliono l’annientamento del popolo palestinese.
A quella piazza hanno partecipato deputati europei che hanno votato compatti per il progetto multimiliardario del riarmo!
Dice: vabbè ma comunque abbiamo bisogno dell’Europa? No?
Dico: certo, ma non mi interessa questa “Europa”.
Chiede perché.
Dico: è la stessa che ha bocciato una risoluzione per una tregua a Gaza, è la stessa che si dichiara amica di Israele ma che se ne infischia dei palestinesi, è la stessa che per pochi spiccioli ha massacrato un intero popolo nostro fratello, è la stessa che oggi ci vuole togliere ogni tutela sociale per acquistare armi, armi, armi!
Dico: non vi pesa la coscienza per la crisi umanitaria che la vostra intolleranza ha provocato al popolo greco per pochi spiccioli?
E poi perché?
Ma certo, per dare l’esempio” ha risposto l’Europa della Merkel e di Draghi.
Grandi giornalisti di grandi giornaloni, ve la ricordate la Grecia? Io non dimentico!
Tutte le ragioni per partecipare alla manifestazione di oggi 5 aprile.
Non sarà solo la piazza dei cinque stelle, non sarà la piazza di Travaglio e Orsini. È soprattutto la piazza di decine di movimenti: ANPI, ACLI, ARCI, RETE PER LA PACE, movimento cattolici.
È la piazza delle persone comuni che non credono alla vulgata mainstream che Hitler è alle porte.
È la piazza che si oppone al folle piano di riarmo di 800 miliardi.
È la piazza di chi pretende un’Europa solidale, fedele ai suoi valori fondanti.
È una piazza che si oppone al massacro del popolo palestinese, martire della violenza di un governo criminale.
È la piazza che “ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversi internazionali”.
Non è di sicuro la piazza dei Cappellini e dei giornaloni la cui proprietà ha investito sulle armi.
Fatevene una ragione abbiamo mille motivi per partecipare a questa manifestazione!!!
* Componente del Comitato tecnico-Giuridico dell'Osservatorio
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|