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Netanyahu va in Ungheria senza essere arrestato
di
Franca Rissi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato giovedì mattina nella capitale ungherese Budapest per una visita ufficiale, sfidando un mandato di arresto emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale (CPI) per crimini di guerra a Gaza.
Secondo il sito web Israel National News, Netanyahu, scortato dalla moglie Sara, ha iniziato una visita di stato di quattro giorni nel paese europeo.
I dettagli sul suo programma in Ungheria devono ancora essere annunciati, tuttavia, si prevede che incontrerà i massimi funzionari del paese.
Non è la prima volta che Netanyahu mette piede sul suolo europeo da quando la CPI ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti nel novembre dell'anno scorso per accuse di crimini di guerra a Gaza, avendo egli partecipato alla cerimonia di Aushwitz dove la Polonia ha garantito la sua presenza senza rischi di arresto.
I gruppi per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, avevano chiesto all'Ungheria di arrestare Netanyahu se si fosse recato nel paese e di consegnarlo alla CPI.
Lo scorso novembre, la CPI ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant con l'accusa di crimini di guerra e crimini contro l'umanità a Gaza.
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