Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
01 aprile 2025
tutti gli speciali

Propaganda e falsa commozione
di Rossella Ahmad

I sionisti che non hanno speso una parola per la carneficina di Gaza, in cui esseri umani vengono abbattuti come birilli; in cui operatori sanitari vengono deliberatamente ammazzati ed il loro omicidio viene rivendicato, come fosse roba normale; in cui abbiamo visto dischiudersi le porte dell'inferno e ne siamo rimasti annichiliti, tutti; i sionisti che hanno taciuto anzi riso dei diciottomila bambini fatti a pezzi - gli ultimi ieri, nel giorno della festa: piccoli sudari insanguinati a coprire gli abitini belli, le manine adornate di braccialetti, le treccioline composte da mani materne per celebrare il giorno dell'Aid nella maniera più degna possibile, in mezzo ad un genocidio infame...

... i sionisti, dicevo, che si sono fatti beffe della fame e della sete di Gaza, vergogna imperitura che ricade sulle loro teste e su quelle della loro stirpe, fino alla settima discendenza - a proposito: la punizione biblica della morte per inedia è stata riesumata prontamente, e nella striscia vengono finiti a colpi d'arma da fuoco ologrammi privi ormai di forze e di struttura fisica - bene, questi sionisti, e senza timore di errare posso affermare che di sterco del diavolo si tratti, fingono di commuoversi per la sorte di un personaggio probabilmente inesistente, possibile frutto di un'hasbara alla canna del gas che vorrebbe ribaltare la narrativa genocida in Palestina addossando ai palestinesi stessi la responsabilità dell'inferno scatenato sulle loro teste da una manica di psicopatici con licenza di uccidere.

Ho cercato il nome del presunto "palestinese ucciso da Hamas", di cui i sionisti garruli e ridanciani pubblicano nome ed immagine, e non ho trovato nulla. Tre risultati su Google, dicasi tre. Una paginetta in portoghese e due in italiano, ognuna delle quali - a rendere più ridicolo il tutto - rimanda al quotidiano più farlocco del nostro paese. Quello maggiormente impegnato nella demonizzazione di palestinesi, arabi e musulmani in omaggio alla voce del padrone.

Il nome stesso del personaggio mi era sembrato più che strano: Udai al Rowavi. Un nome palesemente non palestinese, con quella "vi" finale che, lo sanno anche le pietre, non esiste nell'alfabeto arabo. Possibile errata traslitterazione? Potrebbe essere. Sulla BBC però bnon ve ne è traccia. Inserito nel motore di ricerca della testata giornalistica non produce risultati.

Così come non vi è traccia dell'altro nome utilizzato per identificarlo: Oday Nasser al-Rabay.

Ma loro, gli hasbaranik, sono afflitti e affranti. Garrulamente afflitti. Allegramente affranti. Per un possibile ologramma. Che, se anche non lo fosse, resta pur sempre uno in una popolazione di due milioni di persone aggredite e violate dalla macchina di morte imperial-colonialista in ogni possibile maniera.

La considerazione che faccio non è tanto sull'esistenza vera o presunta di questa persona - non è questa la cosa più importante, in realtà - ma sul fatto che essa sia perfettamente funzionale alla catena di trasmissione propagandistica israeliana, del tutto aliena alla realtà della Palestina e della sua nobile lotta anticoloniale.

Voleva la pace ed è stato ucciso da Hamas, frignano gli hasbaranik, laddove il termine "pace" ricorda sinistramente il destino degli indiani d'America. La pace eterna delle riserve nuclearizzate.

Sono affranta, amici. La consapevolezza di vivere in un mondo siffatto mi schiaccia, comprime e deprime la mia reattività di fronte agli eventi. Eventi gravissimi, che necessitano invece di tutta la nostra attenzione e reazione.

Stanno facendo piazza pulita in Palestina. Con la connivenza di tutti. E gli apologeti dello stato genocida continuano a nascondersi dietro un dito.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale