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Germania: denunciato cittadino tedesco per crimini a Gaza
di
Tino Solano
La Hind Rajab Foundation ha presentato una denuncia penale in Germania contro Barel Kriel, un doppio cittadino tedesco-israeliano e comandante di carri armati nelle Forze di difesa israeliane (IDF), per il suo coinvolgimento in gravi crimini di guerra commessi durante l'assalto militare di Israele a Gaza.
Nonostante le prove visive e testimoniali presentate, la Procura tedesca ha finora rifiutato di aprire un'indagine, non applicando né il diritto nazionale tedesco né i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale.
Kriel ha prestato servizio nella 188a Brigata corazzata Barak) dell'IDF, un'unità che è stata pesantemente coinvolta nelle operazioni nella Striscia di Gaza. Video e immagini verificati, molti registrati e condivisi dallo stesso Kriel, mostrano il deliberato attacco alle infrastrutture civili, il bombardamento indiscriminato di quartieri residenziali e la glorificazione della distruzione nelle aree urbane, tutti atti che possono costituire crimini di guerra ai sensi delle Convenzioni di Ginevra.
In un video, si vede un veicolo civile in fiamme in un ambiente simile a un cortile di una scuola, preso di mira dal sistema di mitragliatrice di un carro armato Merkava. Non sono presenti minacce militari o combattenti. Altri filmati riprendono l'unità di Kriel mentre bombarda edifici residenziali in zone civili, azioni che violano chiaramente i principi di distinzione e proporzionalità ai sensi del diritto internazionale umanitario.
Il rifiuto della Germania di indagare è ancora più allarmante considerando che Barel Kriel ha la cittadinanza tedesca. Questo fatto da solo stabilisce fermamente la giurisdizione tedesca ai sensi delle sue leggi nazionali, che consentono di perseguire i cittadini tedeschi per crimini internazionali commessi all'estero.
Anche se Kriel non fosse un cittadino tedesco, la sua presenza sul suolo tedesco farebbe comunque scattare l'obbligo della Germania di indagare in base al principio di giurisdizione universale, come sancito dal Codice tedesco dei crimini contro il diritto internazionale (VStGB). "Il rifiuto della procura tedesca di agire è una decisione politica, non legale", ha affermato Dyab Abou Jahjah, presidente della Hind Rajab Foundation. "La Germania ha sia la giurisdizione che l'obbligo legale di indagare. Non farlo, sta segnalando che alcuni autori di crimini di guerra godono di protezione, non per legge, ma per motivi geopolitici".
L'applicazione selettiva del diritto internazionale da parte della Germania non solo erode la sua credibilità come difensore dei diritti umani, ma incoraggia anche l'impunità. Il principio di giurisdizione universale è stato stabilito proprio per impedire questo tipo di giustizia selettiva, in cui gli interessi politici prevalgono sulla responsabilità legale.
La Hind Rajab Foundation invita la società civile tedesca, gli esperti legali e le organizzazioni per i diritti umani a chiedere alla procura tedesca di adempiere ai propri obblighi legali. I crimini di guerra non devono essere ignorati, indipendentemente da chi li commette o dove vengono commessi.
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